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Insetto tra gli spinaci alla De Filis, Cosec al Comune: “Perché non si è intervenuti prima?”

Dopo l’episodio accaduto alla scuola De Filis dove, nei giorni scorsi, è stato trovato un insetto in un piatto di spinaci, il Comune di Terni è intervenuto chiedendo spiegazioni alla ditta che fornisce i pasti, “inoltre – dichiara l’assessore alla scuola, Tiziana De Angelis – siamo pronti a una ispezione di tutto il servizio di ristorazione così come ad applicare eventuali sanzioni previste dal capitolato d’appalto”.

“Relativamente agli accadimenti avvenuti all’istituto comprensivo De Filis, riguardanti il servizio mensa – aggiunge l’assessore – assicuro che gli uffici comunali si sono già attivati per chiedere formalmente spiegazioni e controdeduzioni alla ditta fornitrice. In particolare è stato chiesto se e come sono state applicate le procedure di autocontrollo haccp previste e le azioni correttive immediatamente intraprese dopo l’episodio, la marca del prodotto interessato e la bolla di consegna del prodotto.

Siamo pronti, qualora fosse necessario, a dar luogo ad un’ispezione sull’intera filiera del servizio di refezione scolastica dalla predisposizione dei pasti, alla distribuzione e alla somministrazione degli stessi. Siamo altresì pronti ad applicare tutte le sanzioni previste dal capitolato se ne emergeranno i presupposti.

A fronte di quasi 500 mila pasti che ogni anno il Comune di Terni assicura per le scuole di propria competenza, l’assessorato si prefigge un unico obiettivo quello di rafforzare la qualità e l’efficienza del servizio, di dar luogo a una ristorazione di qualità nella più ampia sicurezza possibile, comprendendo bene le preoccupazioni espresse dai genitori per un servizio di grande rilevanza sociale”.

Alle parole dell’assessore De Angelis risponde il Cosec  che ha definito il fatto “solo l’ultimo di una lunga serie e dimostra, ancora una volta, lo stretto legame di indulgenza che vige tra amministrazione comunale e gestore del servizio di refezione”.

“Non è la prima volta infatti, – scrive il Comitato Servizi Educativi – che accadono fatti del genere: cibo di pessima qualità, mancata consegna di diete speciali e il ritrovamento di una vite all’interno del pasto; tutto questo negli ultimi 3 anni, solo nella stessa scuola.

In altre città si è provveduto, anche nei confronti della stessa ditta, all’immediata revoca dell’appalto per molto meno, mentre da noi, in 8 anni di servizio, pur a fronte di ripetute e gravi irregolarità, non si è mai emessa una sola sanzione pecuniaria.

Se tutto questo è già di per sé sconcertante, lo è ancora di più pensare che ad oggi il Comune di Terni, risulti debitore di oltre 1.500.000€ nei confronti della Cns-All Foods: un debito su cui gravano interessi di mora e per il quale non è stata accettata alcuna proposta di riduzione; una spada di Damocle, che forse non permette di agire come una pubblica amministrazione dovrebbe.

Le dichiarazioni dell’Assessore appaiono alquanto ipocrite rispetto alla gravità della situazione: perché non si è mai intervenuti prima, quando invece il Comune avrebbe potuto sottrarsi dal pagamento di tutti i pasti distribuiti nella scuola, in cui si erano riscontrate queste irregolarità? Una sola risposta: complicità”. Foto: (archivio) Terni Life ©

 

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