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Sentieri umbri, accesso ai finanziamenti solo per chi si attiene alle regole

Pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Umbria il “Disciplinare tecnico per l’allestimento della rete dei sentieri della regione Umbria”, adottato dalla Giunta regionale.

Lo rende noto l’assessore regionale alle Infrastrutture, Giuseppe Chianella, sottolineando che “l’accesso alle risorse finanziarie pubbliche destinate all’allestimento e alla manutenzione dei sentieri è subordinato all’osservanza di quanto stabilito nel disciplinare”.

“L’obiettivo che ci siamo posti – dichiara l’assessore – è quello di assicurare omogenei livelli di qualità sia riguardo la sicurezza sia la fruibilità dei sentieri in tutto il territorio dell’Umbria”.

Il disciplinare definisce le caratteristiche della segnaletica e i criteri di numerazione dei sentieri su scala regionale. L’omogeneità dei criteri per la numerazione su scala regionale, in particolare, consentirà “di evitare omonimie e conflitti di identificazione, anche in previsione della realizzazione di un catasto regionale della rete sentieristica”.

“Per quanto riguarda la segnaletica e i criteri di numerazione – ricorda Chianella – abbiamo preso in considerazione le tipologie già utilizzate dal Cai, il Club Alpino Italiano, che costituiscono ormai uno standard a livello nazionale. Con il prezioso contributo del Cai Umbria, che da tempo ha stretto un rapporto di collaborazione con la Regione su molteplici attività, abbiamo individuato una zonizzazione accorpata per nove ambiti geografici, raggruppati in cinque aree, e precisamente Alto Tevere, Alto Chiascio, Valle Umbra Nord, Valle Spoletana, Valnerina, Valle Del Nera, Amerino, Orvietano-Tuderte,Perugino-Trasimeno”.

“La Giunta regionale – prosegue l’assessore – ha stabilito di provvedere a inserire nella rete escursionistica regionale i sentieri che hanno già una numerazione conforme ai criteri del disciplinare tecnico”.

Tra i criteri prioritari, quello dell’accessibilità che “deve essere garantita – si specifica nel disciplinare – alle diverse disabilità delle persone con opportuni accorgimenti atti a rendere fruibili in tutto o in parte i sentieri”.

La segnaletica dovrà riportare informazioni sulla fruibilità del tratto, sul grado di difficoltà, sugli aspetti del territorio attraversato dal sentiero e dovrà essere “improntata alla massima semplicità e durevolezza. Va considerata la grande efficacia della segnaletica orizzontale rispetto a quella verticale, quest’ultima da inserire invece nei soli punti salienti”.

Nel disciplinare vengono anche definite le linee guida per la redazione dei progetti di allestimento dei sentieri.

“I progetti – si precisa – devono analizzare tutti gli elementi utili alla definizione del contesto naturale e antropico in cui si sviluppa il sentiero così da poter mettere a punto interventi coerenti ed efficaci ai fini della fruizione. Nel quadro conoscitivo vanno inoltre presi in considerazione il sistema dell’accessibilità (parcheggi di scambio, servizio di trasporto pubblico locale, barriere architettoniche, ecc.), e quello dei servizi di supporto ai fruitori (commerciali, sanitari, ecc.)”.

Foto: (archivio) Terni Life ©

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