Il Comitato No Inceneritori Terni ha organizzato per domani alle 11 un presidio sotto la sede Asl in via Bramante dove annuncerà una serie di iniziative che prenderanno il via dalla prossima settimana per dire no alla riaccensione dell’inceneritore Ternibiomassa.
“Siamo fortemente convinti – scrive in una nota il Comitato – anche dal semplice buonsenso, che se non si conosce la reale condizione della salute dei cittadini della Conca, in parte però anticipata dallo Studio SENTIERI, non si può autorizzare in via definitiva il secondo inceneritore. Impianto peraltro la cui proprietà, Tozzi Holding controllante la Ternibiomassa, è indagata per reati rilevati da Arpa e NOE dei carabinieri a metà 2016”.
“In questi anni – prosegue il Comitato – la ASL di Terni, non solo non ha prodotto alcuno studio epidemiologico, ma nemmeno dopo la pubblicazione di SENTIERI ha mosso alcunchè, limitandosi a presentare e nemmeno in via ufficiale alcune stime del tutto teoriche evitando accuratamente di affrontare il problema delle esposizioni.
Andrà ricordato che lo Studio Sentieri a Terni è stato presentato in due occasioni; dal No Inc poco più di un anno fa con uno dei ricercatori che vi hanno lavorato, e poco dopo da ARPA in convegno importante ma in cui erano assenti, nel senso di non invitati, relatori sia della ASL che dell’Osservatorio Ambiente e Salute della Provincia. Un fatto che parla da solo”.
“Ebbene, – conclude il Comitato No Inceneritori – tra pochi giorni potremmo quindi assistere ad un secondo inceneritore autorizzato, malgrado le indagini in corso e la chiusura temporanea a maggio con ordinanza sindacale, col silenzio assenso della ASL che non ha nulla da dire.
L’assessore Barberini, finite le dispute sulle nomine, si assuma la responsabilità politica di imporre alla ASL e al suo direttore Fiaschini di uscire dal silenzio, di fermare questa assurdità. Non ci faccia assistere alla definitiva affermazione grave e falsa che a Terni va tutto bene e che dunque tutto può essere autorizzato”.
Foto: (archivio) Terni Life ©