L’istituto musicale Briccialdi di Terni dice no alla convenzione approvata dal comune nei giorni scorsi perché considerata “inammissibile”.
Questo quanto espresso ieri durante la conferenza stampa indetta dalle RSu. Forte la delusione di insegnanti, studenti e del presidente Vincenzo Bisconti che minaccia le dimissioni qualora non si potesse tornare al tavolo per una mediazione. Tra gli emendamenti non approvati quello considerato ad esclusiva tutela del Comune: “con 60 giorni di preavviso il Comune in qualsiasi momento può risolvere la convenzione senza necessità di motivazione e penalità alcuna”.
Tra le azioni che il presidente Bisconti intende portare avanti quella di inviare una richiesta al Tribunale amministrativo per il riconoscimento in via giudiziaria del diritto dell’istituto ad essere statalizzato.
Immediata la risposta del presidente del gruppo consiliare del Pd a Palazzo Spada Andrea Cavicchioli: “Le dichiarazioni rese nel corso della conferenza stampa dell’Istituto Briccialdi sono paradossali e prive di ogni fondamento”..
“Come ho puntualmente precisato ed illustrato nel corso della discussione in consiglio comunale – continua Cavicchioli – in assenza dell’approvazione del bilancio di previsione 2017 e del bilancio triennale 2017-2019, per i quali la scadenza è prevista al 28/2/2017, per un impegno triennale come quello stabilito dalla convenzione Comune – Istituto Briccialdi erano ovviamente doverosi gli emendamenti approvati ed in particolare quello della facoltà della risoluzione anticipata”.
“A tale proposito, a nome di tutta la maggioranza ho formalmente garantito il nostro impegno per onorare tutti gli obblighi della convenzione e per sostenere ad ogni livello le azioni per il percorso di statalizzazione dell’Istituto Briccialdi, che deve rappresentare l’obiettivo da perseguire con convinzione”.
“In questo contesto caratterizzato anche dalla prossima adozione del piano di riequilibrio poliennale del Comune, l’impegno per il Briccialdi rappresenta uno sforzo eccezionale, tenendo anche conto dell’oggettivo stato di sofferenza per carenza di risorse in comparti fondamentali nell’attività dell’Ente e pertanto risulta incomprensibile l’atteggiamento dell’Istituto e sicuramente palesemente contrario ai propri interessi e a quelli degli studenti”.
“In un quadro di riferimento nazionale contraddistinto dal disimpegno degli enti locali per il sostegno ad istituti come il Briccialdi per le note dinamiche della finanza locale – conclude Cavicchioli – quanto deliberato dal Comune di Terni assume ancor maggior valore e l’impostazione del Briccialdi risulta paradossale, anche sulla base della situazione pregressa dei rapporti. Ci auguriamo che la posizione assunta dal Briccialdi, come del resto altre in passato, sia frutto di mera improvvisazione e che si lavori tutti insieme per l’interesse della città”.
Foto: (archivio) TerniLife ©