Lo Spi Cgil è in campo per sostenere le popolazioni terremotate. E lo è a maggior ragione dopo l’ultima terribile scossa del 30 ottobre, che ha completamente cambiato il quadro della situazione. A ribadire l’impegno del sindacato, non solo sul versante della solidarietà, è stato oggi, 8 novembre, il segretario generale dello Spi Cgil nazionale, Ivan Pedretti, che ha partecipato all’assemblea generale dello Spi Cgil di Terni.
“La maggioranza delle persone colpite dal sisma sono anziane – ha detto Pedretti – in molti casi hanno perso tutto e il rischio è perdano anche la speranza di poter ripartire. Noi siamo il sindacato più radicato nel territorio e abbiamo il dovere di utilizzare questo radicamento per essere presenti nelle zone colpite e in quelle in cui sono stati portati gli sfollati, per questo – ha aggiunto il segretario Spi – dovremo riaprire al più presto tutte le nostre sedi attualmente inagibili, anche utilizzando i camper o i container, a aggiungerne di nuove per stare il più possibile vicini alle persone”.
Oltre all’emergenza terremoto e alla solidarietà con le popolazioni colpite dal sisma, il dibattito dei pensionati ternani Cgil si è concentrato sui contenuti del protocollo d’intesa siglato dai sindacati con il governo nazionale sul nodo pensioni: “Per la prima volta da decine di anni – ha sottolineato nel suo intervento di apertura Luigino Mengaroni, segretario generale dello Spi Cgil di Terni – ci troviamo a fare dei passi in avanti per i pensionati anziché a subire tagli e arretramenti. Sui contenuti dell’intesa, naturalmente, si può discutere, ma il dato oggettivo è questo, c’è un’inversione di tendenza”.
In particolare, l’equiparazione della cosiddetta “no tax area” dei pensionati a quella dei lavoratori dipendenti (chi ha un reddito fino a 8.125 euro l’anno non paga tasse); l’aumento della 14esima per oltre 2 milioni di pensionati e la sua estensione a circa 1,2 milioni pensionati che prima non la ricevevano; il ripristino del meccanismo di rivalutazione delle pensioni antecedente alla Monti-Fornero che consente una maggiore tutela del potere d’acquisto: questi, secondo lo Spi Cgil, sono i punti qualificanti dell’intesa con il governo, per quanto riguarda i pensionati.
Foto: Cgil Umbria ©