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PIACENTI: “IL PIANO DI RIEQUILIBRIO È UN ATTO DI RESPONSABILITÀ”

Discussa in consiglio comunale la proposta della giunta comunale di ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale. Ad illustrare l’atto all’assemblea è stato l’assessore al bilancio Vittorio Piacenti D’Ubaldi che ha precisato come la proposta riguardi una procedura di durata quinquennale, senza ricorso al fondo di rotazione.

“Il piano – ha detto – è l’unico strumento utilizzabile ed è un’assunzione di responsabilità piena, oltre che un atto di generosità nei confronti della città, perché alla fine di questo lavoro, con trasparenza, potremo riconsegnare l’ente risanato a chiunque verrà dopo di noi”. “Il lavoro da fare – ha avvertito – sarà durissimo per tutti, anche per la struttura. Per questo ci confronteremo con tutti, a cominciare dalle parti sociali”.

“Si tratta – ha detto Piacenti – di una situazione che ha ragioni profonde e lontane. La crisi degli enti locali è ormai di sistema e anche il parlamento se ne sta rendendo conto. Inoltre sono molte le amministrazioni che hanno fatto ricorso agli strumenti del piano. Nel nostro caso  si tratterà di un piano di riequilibrio di cinque anni: riguarda 8 milioni di debiti fuori bilancio stimati fino ad oggi e di 3 milioni di disavanzo strutturale. La ricognizione parte da domani con il riaccertamento strutturale dei residui; poi si predisporrà il piano effettivo che sarà portato in consiglio comunale prima della fine dell’anno, per essere poi trasmesso alla Corte dei Conti”.

Quattro le azioni da porre in essere come ha ribadito l’assessore:“verranno ceduti asset che noi riteniamo non più strategici e altri beni patrimoniali non essenziali; dovrà essere sanato lo squilibrio di parte corrente;  si dovrà lavorare sulla diminuzione del debito per poi passare alla riorganizzazione della macchina amministrativa per evitare le disfunzioni”.

Foto: TerniLife ©

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