Per una più rapida ripresa delle attività produttive nelle zone colpite dal pesante sisma del 24 agosto scorso arriva anche il contributo straordinario della Camera di Commercio di Terni. Ad annunciarlo il presidente dell’Ente camerale Giuseppe Flamini “nella seduta di ieri la Giunta camerale ha stabilito di devolvere 20mila euro al Fondo di solidarietà appositamente istituto all’indomani del sisma da Unioncamere nazionale, creato proprio per raccogliere i fondi di tutte le Camere di Commercio”.
“Il nostro contributo – aggiunge – vuole essere una risposta concreta e tempestiva ai numerosi costi che le imprese dovranno affrontare per i danni subiti e per una ripresa più rapida delle attività”. “Uno stanziamento per noi significativo rispetto alle nostre risorse – precisa Flamini – Nonostante la riduzione del diritto annuale del 50% e del conseguente drastico calo delle risorse disponibili, abbiamo voluto mantenere invariato il contributo a 20mila euro, come era stato per le passate calamità, proprio per testimoniare la nostra vicinanza alla nostra gente e alle nostre imprese”.
La Camera di Commercio di Terni aveva già fatto la sua parte anche in occasione degli altri due eventi sismici che squassarono parti del nostro Paese, quello dell’Aquila del 2009 e dell’Emilia del 2012. Già allora fu devoluto al Fondo di solidarietà un euro per ciascuna delle imprese iscritte all’ente ternano. “Un euro del diritto annuale, il tributo che ogni azienda versa alla Camera di commercio – precisa Flamini – contribuirà a sostenere gli imprenditori delle aree colpite e a realizzare iniziative per una rapida ripresa delle attività economiche in quei territori”.
“Il sisma ha interessato 16 comuni appartenenti a sei province (Rieti, Ascoli Piceno, l’Aquila, Perugia, Teramo e Fermo), tutte aree dove è fortissima la presenza di piccole imprese – conclude Flamini – e dove è essenziale l’esigenza di consentire una ripresa delle attività produttive”. Il Fondo di solidarietà istituito presso l’Unioncamere sarà gestito da un Comitato composto dai presidenti delle Camere di commercio dei territori interessati dal sisma, i quali dovranno individuare gli interventi prioritari come ad esempio interventi infrastrutturali e per il sostegno agli investimenti delle imprese necessari alla ripresa dell’attività.
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