Un sistema mal gestito può generare solo confusione e incertezza. Questa la condizione che vivono ormai da tempo i docenti precari. Tutto questo può e deve essere sanato attraverso una gestione trasparente che sappia rispettare i diritti di chi, nonostante i colpi bassi della politica, continua ad essere fondamentale per il funzionamento della scuola. In questo sistema c’è chi non si arrende e ottiene delle risposte che fanno ben sperare. Oggi pomeriggio i Docenti Autorganizzati di Terni (DAT), insieme ai Comitati di Base della Scuola (COBAS), hanno dato voce alla protesta con un presidio sotto l’ufficio scolastico provinciale di Terni per chiedere una data unitaria nella convocazioni per le supplenze annuali e denunciare le numerose irregolarità che hanno caratterizzato le supplenze fino all’avente diritto.
“Facciamo presente – scrive il Comitato di base della scuola – che spesso le segreterie delle scuole al momento dell’assegnazione delle supplenze ai precari di seconda fascia d’istituto agiscono secondo modalità organizzative e tempistiche proprie, e per i precari non è possibile avere un quadro completo dei posti disponibili. In tal modo i docenti si trovano nella condizione di non poter scegliere valutando tutte le opportunità, ma di accettare la prima proposta pervenuta in ordine cronologico per non rischiare di rimanere senza posto, salvo scoprire dopo qualche ora, o nei giorni successivi, che avrebbero avuto il diritto a una soluzione più soddisfacente. Tutto ciò sia a danno delle condizioni lavorative sia della continuità didattica che spesso viene a mancare per mere questioni di tempistica nelle convocazioni”.
Durante il presidio una delegazione di docenti ha incontrato il dirigente dell’ufficio scolastico provinciale, Bruno Gerardo Lamonaca, che ha assicurato che in provincia di Terni quest’anno si procederà a convocazioni unitarie per le supplenze annuali. Un traguardo importante che garantisce trasparenza e chiarezza nell’attribuzione delle cattedre e la possibilità per i lavoratori precari della scuola di poter scegliere consapevolmente e liberamente le cattedre e le sedi di servizio nonché la possibilità di far valere pienamente i diritti acquisiti”. Adesso si attendono le date delle convocazioni definitive.
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