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INAUGURATA L'”AULA PER LE AUDIZIONI”: UNO SPAZIO SPECIALE PER LE DONNE VITTIME DI VIOLENZA

Si è svolta ieri presso il Comando Provinciale dei Carabinieri di Terni l’inaugurazione dell’Aula per le audizioni riservata alle donne vittime di violenza realizzata dal Soroptimist International Club di Terni nell’ambito del progetto “Una stanza tutta per sé”.

Presenti alla cerimonia il Prefetto di Terni,  Angela Pagliuca, il Vicesindaco del Comune di Terni,  Francesca Malafoglia, il Vescovo di Terni, . Giuseppe Piemontese, il Presidente del Tribunale di Terni, Massimo Zanetti, il Questore di Terni,  Carmine Belfiore, la Vice Presidente Nazionale del Soroptimist,  Edy Pacini e tante altre autorità provinciali, le maggiori associazioni di categoria e quelle legate all’assistenza alle donne.

Il progetto si inquadra nel protocollo d’intesa nazionale “Una stanza tutta per sé”, stipulato tra il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri ed il Soroptimist International d’Italia. Il protocollo, che ha preso il nome da un famoso saggio della scrittrice inglese Virginia Woolf, si pone, con la realizzazione di appositi locali, quale strumento di sostegno per donne vittime di violenza nei difficilissimi momenti in cui devono, rivivendone il trauma, denunciare l’episodio per ragioni della giustizia che è loro dovuta.

Con questo nuovo spazio, il primo in Umbria, allestito nella caserma dell’Arma di Via Radice grazie all’impegno del Colonnello Giovanni Capasso, della Presidente Anna Rita Manuali e di tutte le socie del Club di Terni, si fa un passo in avanti nella tutela delle donne vittime di soprusi. Avere a disposizione questa area riservata e “speciale” consentirà alle donne vittime di violenza di essere accolte in un ambiente protetto nel momento in cui confidano, raccontano e testimoniano il loro drammatico vissuto. Questo nuovo strumento permetterà inoltre agli investigatori di agire con sensibilità nelle audizioni di persone fortemente provate, facendole trovare in un ambiente diverso da quello che normalmente troverebbero nei tradizionali uffici delle caserme.

L’idea del progetto “ una stanza tutta per sé ” è stata diffusa per la prima volta il 25 novembre 2013; il piano risale ad un Convegno organizzato proprio in quel giorno dalla Provincia di Torino, in occasione della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne“. In quell’occasione, nell’analizzare le esperienze relative alla concreta raccolta di denunce per fatti concernenti violenza di genere, il rappresentante dell’Arma intervenuto, evidenziò le difficoltà incontrate nel garantire riservatezza e tranquillità alle denuncianti. Le vittime, infatti, scosse, tese e spesso traumatizzate dalle violenze subite, venivano accolte all’interno di uffici con più funzioni ed alla presenza di personale che necessariamente andava e veniva, creando loro malgrado interruzioni che potevano aumentare il disagio della tragica narrazione delle proprie tristi vicende .

Ed è proprio per arginare questo disagio, per alleviare le ansie e le insicurezze delle vittime, con l’obiettivo di rendere meno traumatica la narrazione di dolori e sofferenze, che è stata realizzata ed allestita a Terni, all’interno del Comando Provinciale dell’Arma questa apposita sala . Questa stanza, con accesso indipendente, separata dagli spazi comuni, tranquilla ed informale, è caratterizzata da toni familiari, con arredi, colori ed un’illuminazione sobri ma confortevoli. Un luogo di ascolto e supporto dove la vittima possa trovare l’ambiente adatto per potersi aprire ad interlocutori responsabili e di assoluta affidabilità, votati alla comprensione. L’obiettivo è quello di far sentire la vittima accolta ed ascoltata, ponendo la massima attenzione per il problema che racconta. Tutto ciò nell’assoluto rispetto della dignità personale.

Foto: (archivio) TerniLife ©

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