l’Associazione Libera…Mente Donna e i Centri Antiviolenza di Terni e Perugia da essa gestiti ridurranno l’attività a partire da domani, lunedì 8 agosto 2016. La riduzione, spiegano spiegano le associazioni è legata al mancato riparto del fondo nazionale antiviolenza.
“Nonostante la Regione e gli enti si siano impegnati con contributi straordinari, il servizio subirà un forte ridimensionamento – spiega in una nota il segretario regionale di Rifondazione comunista dell’Umbria, Enrico Flamini – La Regione e in primis la Presidente Marini farebbero bene e meglio ad intervenire con fermezza sul governo richiedendo le risorse necessarie. Delle parlamentari e dei parlamentari umbri che dire? Non pervenuti. Il mancato riparto è infatti una scelta gravissima non solo perché in generale i tagli alla spesa sociale sono sbagliati, ma perché il tema della violenza sulle donne è di drammatica attualità nel nostro paese, con un alto numero di femminicidi che non sono altro che la punta dell’iceberg di una barbarie contro le donne tragicamente in crescita. Tagliare le risorse per i centri antiviolenza significa lasciare sole le donne nella situazione di massima debolezza: è una scelta vergognosa”.
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