Anche Terni ha risposto all’invito rivolto ai responsabili delle moschee, gli imam e i fedeli musulmani a recarsi il 31 luglio a Messa nella chiesa più vicina, per esprimere solidarietà e cordoglio dopo l’uccisione di padre Jacques Hamel, avvenuta mentre celebrava l’eucarestia nella chiesa di Saint-Étienne-du-Rouvray, in Normandia.
Alla celebrazione domenicale nella chiesa del Sacro Cuore di Maria a Campomicciolo in Terni, che è stata presieduta dal vescovo Giuseppe Piemontese, sono intervenuti l’Imam della moschea di Terni, Elachmi Mimoun e alcuni membri della locale comunità islamica per partecipare alla celebrazione ed esprimere la loro solidarietà. All’inizio prendendo la parola l’imam ha espresso le proprie condoglianze alla comunità cristiana per quanto accaduto nella chiesa cattolica francese, esprimendo la solidarietà e vicinanza con i fratelli cristiani e riaffermando in modo particolare che i musulmani non sono per la violenza e la guerra e che la loro religione è una religione di pace.
Dopo la liturgia della Parola è stata letta dal parroco don Angelo D’Andrea la Preghiera per la pace e la difesa dalla violenza e dal terrorismo pronunciata da papa Francesco nella basilica di San Francesco a Cracovia il 30 luglio, che recita; “Tocca i cuori dei terroristi, affinché riconoscano il male delle loro azioni e tornino sulla via della pace e del bene, del rispetto per la vita e della dignità di ogni uomo, indipendentemente dalla religione, dalla provenienza, dalla ricchezza o dalla povertà”.
Con un abbraccio fraterno tra il vescovo Piemontese e l’imam Mimoun si è conclusa la preghiera particolare di questa domenica che ha visto insieme nella stessa chiesa cristiani e musulmani.
«Oggi abbiamo condiviso la misericordia, il perdono l’impegno per la concordia – ha detto il vescovo Piemontese -, è questo un passo verso la pace che è dono di Dio, ma anche impegno umano. Un’iniziativa che ho accolto con gratitudine, un fatto straordinario che indica con chiarezza che anche i responsabili delle comunità islamiche danno un segno a favore della pace e della concordia. Mi auguro che questo contribuisca a diffondere la cultura della convivenza pacifica e della fraternità e del rispetto reciproco. Molto spesso ci vogliono far credere che le guerre nascono nel nome di Dio, quando invece le guerre nascono per il dio denaro. Ovunque ci sono ingiustizie e focolai di guerre esse nascono a causa del potere e del denaro».
Tra il vescovo Piemontese e l’imam di Terni c’è stato uno scambio di doni: al vescovo è stato consegnato un volume del Corano in lingua araba e italiana, all’imam un quadro del Cantico delle Creature di San Francesco. «Un riferimento a San Francesco che ha un legame stretto con il mondo musulmano – ha aggiunto il presule – ricordando l’incontro con del santo di Assisi con il sultano d’Egitto mentre accompagnava i crociati. Il cantico delle creature è un inno a Dio creatore che adorano tutte le religioni monoteiste e da cui derivano tutti i beni e le realtà del creato, e da cui derivano soprattutto i grandi valori e sentimenti che possano rendere felice l’uomo: la concordia, il perdono e l’accettazione della morte e che è la porta per incontrare il creatore. Credo che conoscere il Cantico delle Creature faccia piacere anche a loro perché esprime sentimenti e relazioni comuni a cristiani e musulmani».
A conclusione della celebrazione il vescovo ha espresso l’auspicio di un eventuale ulteriore incontro in futuro trovando occasione per ricambiare questo momento e manifestare concretamente i sentimenti di rispetto, comunione fratellanza.
Foto: Diocesi Terni ©