La “Sfida per i diritti” lanciata dalla Cgil con la sua proposta di riforma della legislazione sul lavoro in Italia è arrivata a una prima tappa importante: in questo fine settimana si chiuderà infatti la raccolta firme per i tre referendum abrogativi proposti dal sindacato su voucher, appalti e licenziamenti illegittimi. Prosegue invece la campagna a sostegno della Carta dei diritti universali del Lavoro, la proposta di legge di iniziativa popolare per un nuovo Statuto di tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori, che punta ad estendere ed allargare i diritti.
Oggi, 24 giugno, la Cgil di Terni ha fatto il punto in un’assemblea che si è tenuta all’Hotel Garden con la partecipazione di lavoratrici e lavoratori di tutti i settori e con gli interventi di Attilio Romanelli, segretario generale della Cgil di Terni, Vincenzo Sgalla, segretario generale della Cgil dell’Umbria, e Serena Sorrentino, segretaria della Cgil nazionale.
Una discussione segnata, naturalmente, dal risultato del referendum sulla Brexit, che genera “preoccupazione e incertezza”, ma anche un’occasione per riflettere sulla situazione del territorio, profondamente segnato da una crisi rispetto alla quale, come hanno sottolineato i segretari Romanelli e Sgalla, “la risposta della politica e delle istituzioni appare inadeguata”.
Lavoro, povertà, ambiente e welfare: questi, secondo la Cgil, gli assi sui quali costruire una “strategia per il futuro di Terni e dell’Umbria”. Una strategia rispetto alla quale la Cgil ha due strumenti di indirizzo fondamentali: la Carta dei diritti universali del lavoro, appunto, ma anche il Piano del Lavoro, elaborato tre anni fa, ma “ancora assolutamente valido e attuale” e sul quale il sindacato chiede alla “controparte Regione” di aprire una “vera contrattazione”, uscendo dalla situazione di “stallo e immobilismo” che da mesi paralizza l’attività istituzionale.
“La scelta che abbiamo fatto presentando la Carta dei diritti universali è stata quella di cercare di riannodare i fili di un mondo del lavoro che è profondamente cambiato, frammentandosi e alimentando la disuguaglianza al suo interno”, ha detto Serena Sorrentino, segretaria della Cgil nazionale, nelle sue conclusioni. “Ora abbiamo raggiunto il primo obiettivo che era quello di presentare i tre referendum – ha aggiunto – ma l’impegno sulla Carta deve proseguire, perché è uno strumento che vogliamo mettere a disposizione del Paese”.
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