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Morte operaio Terni, i sindacati dei trasporti chiedono di mettere il lutto al braccio

“Siamo vicini alla famiglia del ragazzo venuto a mancare nelle acciaierie di Terni a seguito di un infortunio sul lavoro. Per manifestare la vicinanza e la sensibilità dell’intera comunità umbra, abbiamo chiesto alle aziende del trasporto pubblico locale, Busitalia, Cmt bus, Cavs e Troiani, di poter far mettere al braccio degli autisti, dei dipendenti front line e dei lavoratori, a titolo volontario, un nastrino nero in segno di lutto”. Questa l’iniziativa proposta dalle organizzazioni sindacali Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Faisa Cisal a seguito della scomparsa di Sanderson ‘Sandro’ Mendoza, il giovane operaio 26enne della ditta Tapojärvi, rimasto ustionato in un incidente alla Ast di Terni e morto dopo una settimana di agonia in ospedale. “Chiunque salendo a bordo di un bus, di un treno o di un traghetto nei giorni a seguire – spiegano i sindacati – vedrà un nastro nero in segno di commozione e di lutto che un’intera comunità vuole esprimere a seguito della disgrazia accaduta pochi giorni fa nelle acciaierie di Terni. Gli utenti, i giovani e i cittadini, siamo certi, guarderanno quel nastrino e si interrogheranno circa i motivi di questo gesto simbolico. Oltre che al mondo del lavoro è proprio alle nuove generazioni che ci rivolgiamo con attenzione. Gli studenti che saliranno su quei bus dovranno sapere che quel nastro nero è per la morte di un loro quasi coetaneo mentre stava lavorando”. “Questa iniziativa – concludono – nasce dal desiderio di alimentare la sensibilità dei giovani sul tema della sicurezza nel mondo del lavoro. Sicurezza sul lavoro che si conquista con sensibilizzazione, ma anche investendo in formazione e cultura della sicurezza”.

 

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