Il Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Umbria, Daniele Tonti, è stato nominato Expert Panel dalla Presidenza nazionale dei Giovani Imprenditori Confindustria per la materia Filiere Strategiche. Si occuperà delle attività legate alla propria materia di expertise a supporto della realizzazione delle linee progettuali del mandato della neo Presidente Maria Anghileri con gli altri sei Expert Panel nominati.
“È per me un grande onore – ha sottolineato Daniele Tonti – essere stato nominato Expert Panel. Ringrazio la Presidente Maria Anghileri per la fiducia accordatami e sono orgoglioso di poter rappresentare l’Umbria, mettendo a disposizione le mie competenze sul tema delle filiere strategiche”.
Le filiere strategiche rappresentano l’ossatura fondamentale dell’economia italiana e, in un contesto di crescente competizione internazionale, è indispensabile che l’Italia rafforzi il proprio ruolo in queste catene produttive. “Quando si parla di filiere strategiche – ha spiegato Daniele Tonti – ci si riferisce a quei cluster industriali che, per importanza economica e potenziale di crescita, possono determinare la capacità di un Paese di mantenere una posizione di rilievo nei mercati globali, oltre a garantire l’autosufficienza in ambiti chiave. Per consolidare la propria leadership in queste filiere, l’Italia deve affrontare una serie di sfide: sul fronte interno, una delle priorità deve essere il rafforzamento della competitività delle aziende che operano in questi settori. Per raggiungere il dominio tecnologico nei settori chiave, è necessario adottare politiche industriali che favoriscano lo sviluppo e la produzione delle tecnologie strategiche nel nostro Paese. Ciò richiede l’identificazione di strumenti finanziari adeguati e su misura per le esigenze delle imprese, affinché possano investire in modo strutturale in innovazione e sviluppo”. Esempi significativi sono rappresentati dalla Turchia che nel settore della difesa ha adottato una strategia di lungo periodo per sviluppare le proprie filiere strategiche, con l’obiettivo di raggiungere l’autosufficienza tecnologica e dalla Cina, che di recente ha annunciato la produzione del primo telefono completamente cinese, un risultato frutto di politiche industriali, investimenti strategici e innovazioni nel settore delle tecnologie di telecomunicazione e microelettronica.
Un ulteriore tema cruciale è quello della dimensione d’impresa. “In Italia – ha sottolineato Daniele Tonti – la maggior parte delle aziende è di piccole o micro-dimensioni, come confermano i dati 2023 dell’Osservatorio del Politecnico di Milano: 95% microimprese, 4,8% PMI, solo 0,2% grandi imprese. Se da un lato questa frammentazione le rende flessibili e reattive, dall’altro ne limita la capacità di competere su scala globale. Diventa quindi indispensabile promuovere politiche che favoriscano l’aggregazione aziendale e consentano alle imprese di raggiungere una massa critica sufficiente per affrontare i mercati internazionali”.
In questo scenario diventa essenziale incentivare la cooperazione tra attori diversi (imprese, mondo dell’innovazione e della formazione, istituzioni, rappresentanti dei mercati finanziari) e promuovere una visione condivisa tra imprese e stakeholder. Questo approccio può facilitare la creazione di un ecosistema funzionale allo sviluppo, capace di generare nel tempo un vantaggio competitivo per il nostro Paese.
“Le sinergie, in tutte le loro declinazioni – ha concluso Tonti – devono fornire alle imprese risorse umane, finanziarie e di rete, fondamentali per investire in ricerca e innovazione, scalare le filiere produttive e aumentare il valore aggiunto dei prodotti e servizi. Solo una strategia di differenziazione basata sulla qualità potrà garantire alle aziende italiane un vantaggio competitivo duraturo in un contesto globale sempre più frammentato e caratterizzato da crescenti barriere commerciali e politiche protezionistiche”.