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Anlcc: “La repressione dell’alcolismo passa per la prevenzione e la consapevolezza”

Il convegno dal titolo “Alcol: più sai, meno rischi” ha colto nel segno, sensibilizzando e aumentando la consapevolezza delle giovani generazioni, le più esposte e vulnerabili ad un utilizzo spesso eccessivo dell’alcol, con conseguenze drammatiche. Come le cosiddette “stragi del sabato sera” dove i numeri di decessi causati dall’assunzione di sostanze alcoliche sono altissimi, attestandosi sulla soglia dei 3mila morti all’anno, 14 decessi ogni weekend. Proprio per arginare un fenomeno di questa entità, l’Anlcc (Associazione Narni per la Lotta Contro il Cancro), insieme al dr. Adiberto Favilli, ha organizzato una mattinata di confronto, di riflessione e analisi. “È fondamentale fornire supporto, garantire servizi continuativi e di ascolto per coloro che fanno abuso di alcol – afferma la Presidente di Anlcc, Mirena Angeli – I gruppi di auto – aiuto sono una grande risorsa perché i giovani trovano un ambiente di accoglienza, dove possono migliorare se stessi, in una clima di leggerezza e di tranquillità, condividendo le esperienze gli uni con gli altri”.

“Avendo lavorato molti anni in questo settore ho visto molta sofferenza – prosegue Angeli – e ho notato come il dolore possa produrre un cambiamento e proprio per tale ragione ritengo che convegni e momenti di condivisione come questo organizzato oggi possa aiutare a consolidare consapevolezza, sensibilizzando sui rischi e i pericoli che si celano dietro all’alcolismo, per cui è necessaria la cooperazione di tutti, dalle forze dell’ordine, alle istituzioni, alle scuole”.
Il ruolo primario della consapevolezza, della prevenzione e dell’informazione sui pericoli derivanti dal consumo eccessivo dell’alcol è sottolineato anche dal vice questore di Terni, Giuseppe Taschetti: “La polizia di Stato è impegnata in prima linea in una duplice attività: prevenzione e repressione. I controlli che mettono in campo le forze dell’ordine sono conseguenti alla prevenzione rispetto alla diffusione delle sostanze alcoliche, che rappresenta una delle prime cause degli incendi in strada, seguiti dalle risse e dall’abbassamento dei freni inibitori associato al consumo di alcol. Comportamenti su cui bisogna riflettere ma su cui si deve attivare anche l’azione di coscienza. Ad esempio per coloro che lavorano nei pubblici esercizi che non devono vedere alcol ai minori. Ricordo che la vendita di alcolici è vietata sotto ai 18 anni. È necessaria un’azione di coscienza, di etica professionale e commerciale”.

Al convegno erano presenti anche gli studenti dell’istituto Istruzione Superiore Gandhi Narni Scalo che hanno partecipato con interesse e curiosità all’evento. Circa 800 alunni, infatti, nelle classi quarte e quinte avevano realizzato e compilato un questionario per comprendere i comportamenti dei ragazzi relativi al consumo di alcol, da cui sono emersi dati e abitudini che forniscono indicazioni per migliorare la consapevolezza. I ragazzi inoltre hanno realizzato anche un video intitolato “Bevi la vita” per auspicare un cambiamento di rotta del fenomeno.

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