La Giunta regionale, su iniziativa dell’assessore all’Ambiente, Fernanda Cecchini, ha approvato lo schema della manifestazione di interesse per la presentazione di proposte progettuali finalizzate allo sviluppo delle reti infrastrutturali per la ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica finanziati con risorse pari a circa 360 mila euro.
“Il Consiglio Europeo sul tema della gestione dei combustibili e le sfide per la sostenibilità –ha spiegato l’assessore Cecchini – ha promulgato una direttiva nel 2014 dove l’elettricità e l’idrogeno vengono individuati come le principali alternative alla combustione di carbone e petrolio specificando che l’assenza di una stabile infrastruttura per la ricarica dei veicoli elettrici rappresenta il principale ostacolo per la loro diffusione e l’accettazione da parte dei consumatori dei veicoli a ricarica elettrica. In questa prospettiva – aggiunge l’assessore – il Governo ha elaborato il Piano nazionale infrastrutturale per la ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica il cui obiettivo è quello di garantire in tutto il territorio nazionale livelli minimi uniformi di accessibilità del servizio di ricarica con l’istituzione di un apposito fondo presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti che, a sua volta, dovrà promuovere appositi accordi di programma con le Regioni finalizzati al cofinanziamento, fino ad un massimo del 50 per cento, delle spese sostenute da regioni ed enti locali per la realizzazione di progetti relativi allo sviluppo delle reti infrastrutturali per la ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica. In seguito all’Accordo di programma siglato tra Regione Umbria e MiT, alla Regione sono state assegnate risorse pari a 358mila 396 euro per finanziare quei progetti che promuoveranno l’istallazione di nuovi impianti”.
Dei finanziamenti potranno beneficiare, previo invio dell’apposita domanda di adesione che a breve sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Umbria, sia soggetti pubblici che soggetti privati, in quanto le risorse a disposizione saranno ripartita in quattro parti: infrastrutture di ricarica pubbliche (40 per cento, pari a 143.358,40 euro), impianti di distribuzione carburante (30 per cento, pari a 107.518,80 euro), infrastrutture di ricariche private accessibili al pubblico (15 per cento, pari a 53.759,40 euro) e infrastrutture di ricariche private (15 per cento, pari a 53.759,40). Non potranno accedere al finanziamento i progetti per le tipologie di ricarica per veicoli a pedalata assistita come, ad esempio, biciclette e velocipedi. Tra i requisiti richiesti rientra la coerenza del progetto con le finalità stabilite e il rispetto delle tempistiche di realizzazione. Inoltre, si terrà conto di alcune priorità, quali la collocazione dell’impianto nelle vicinanze di poli di attrazione, come scuole, università, servizi, e altri luoghi d’interesse, nonché la posizione che occupano sulle strade di maggior importanza o più soggette a traffico.
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