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L’ISTITUTO LEONINO COMPIE 115 ANNI / ALCUNI MOMENTI DELLA SUA LUNGA STORIA

Oggi 12 maggio Leonino festeggia il 115° anniversario dell’insediamento delle suore Leonine a Terni e quindi della scuola. Per l’occasione, la Fondazione Tizzani, gestore dell’Istituto, ha deciso di celebrare questa ricorrenza con una serie di iniziative che ripercorreranno la storia della scuola e altre ancora in allestimento sempre su tematiche correlate alla presenza dell’Istituto a Terni e ai suoi sviluppi futuri. Il programma, che si snoderà nel mese di giugno, avrà il suo culmine nella celebrazione dell’opera educativa che l’ Istituto ha svolto in tanti anni, nella città di Terni. attraverso una manifestazione che permetta di ripercorrere alcuni momenti importanti della storia del Leonino.

UN PO’ DI STORIA

Tutto comincia nel lontano 1889 quando a Terni operavano le Suore del Bambin Gesù. Le religiose, che si occupavano principalmente dell’Educazione Scolastica di Ragazze residenti nel Comune e provenienti dall’esterno dell’area comunale, risiedevano presso Palazzo Spada, sede sia della scuola che del convitto, o come siamo soliti definirlo più comunemente, collegio. Proprio nel mese di Maggio 1901, ovvero 115 anni or sono, l’ex arcivescovo di Perugia Gioacchino Pecci, divenuto Papa con il nome di Leone XIII, diede disposizione che un gruppo di Suore della Provvidenza e dell’Immacolata Concezione arrivassero a Terni. Visto che il numero delle suore del Bambin Gesù era ridottissimo, fu disposta la fusione con le Suore della Provvidenza e dell’Immacolata Concezione, che andarono ad occupare il Palazzo Spada Massarucci, opera di Sangallo il Giovane. Fu proprio in onore di Leone XIII che l’Istituto/Convitto di Palazzo Spada fu chiamato “Leonino”. Da allora, le suore sono conosciute da tutti i ternani proprio come “Suore Leonine”. L’insegnamento e l’educazione sono fra i carismi principali della Congregazione, fondata nel 1763 dal sacerdote francese Jean-Martin Moye. L’incitamento che egli dava era infatti: “Non c’è nulla che abbia una importanza maggiore dell’educazione della gioventù: dagli anni giovanili dipende tutta la vita dell’uomo”. Ed è proprio nel rispetto più assoluto di questo pensiero che le Suore Leonine iniziarono, immediatamente, la loro opera fin dal lontano mese di maggio del 1901, cercando di diffondere l’opera educativa nelle scuole di ogni ordine e grado, che rispondessero alle necessità della città di Terni, nonché delle zone limitrofe.

A Palazzo Spada, negli anni delle guerre mondiali molti trovarono rifugio dalle bombe. Per questo motivo fu ribattezzato “Palazzo del Miracolo”. All’interno dell’attuale Istituto Leonino, fra l’altro è conservata una grande statua di San Giuseppe, grazie alla cui protezione nulla di ciò che era all’interno si distrusse: suor Modesta, una delle religiose residenti nella struttura fu testimone di questo. In quegli anni di devastazione le suore spalancarono le porte della loro sede ed accolsero tantissime persone, che si rifugiarono nelle vaste cantine di Palazzo Spada trovandovi non solo un valido rifugio, ma anche il cibo per poter sopravvivere.Nel secondo dopoguerra la scuola si dotò dell’Istituto Magistrale e della Scuola Magistrale, che in circa 25 anni hanno rilasciato, in convenzione col Ministero dell’Istruzione, oltre 2000 diplomi di abilitazione all’insegnamento. In parallelo con l’insegnamento, le suore Leonine hanno portato avanti un’intensa attività di catechesi nelle parrocchie e di assistenza ai malati.

La scuola è approdata nella nuova sede il 3 ottobre 1963, quando in ossequio al nuovo piano regolatore del Comune di Terni, Palazzo Spada divenne sede del Municipio e alle suore fu assegnata l’attuale sede di via Aurelio Saffi, dove sempre con la fiducia nella Provvidenza e nel rispetto del motto del Fondatore, continuano ancora oggi l’opera iniziata 115 anni fa.

Alla vigilia delle celebrazioni, l’attuale responsabile dell’attività didattica ed educativa del Leonino professor Giuliano Ligabue dichiara: “Mi sento onorato, oltre i miei meriti, per trovarmi inserito nel solco di questa tradizione secolare. Nello stesso tempo sono consapevole che una tradizione – anche la più feconda di frutti –mantiene il suo senso originario solo se non rinuncia a cercare risposte adeguate ai bisogni del presente: così, in una società come l’attuale, in cui va affermandosi sempre più la sottocultura dei “muri”, il Leonino deve impegnarsi a far crescere i suoi giovani nel dialogo, nell’accoglienza e nell’esperienza di comunità; e, come scuola ‘cattolica’, è chiamata a manifestarsi davvero come “ottavo sacramento” – per usare le parole di don Lorenzo Milani – cioè come segno visibile ed efficace di cittadini che crescono sovrani”.

Foto: (archivio) TerniLife ©

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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