Inaugurata la nuova sede del Gruppo Scout Orvieto 1: “Punto del Sole” un centro aperto a tutta la comunità

Domenica 8 settembre è stata inaugurata la nuova sede del Gruppo Scout Orvieto 1: “Punto del Sole”, un luogo a misura di ragazze e ragazzi e aperto all’intera comunità che nasce per ospitare incontri, associazioni, laboratori, occasioni di conoscenza, espressione e gioco, oltre che accogliere chi, scout e non, si sposta a piedi zaino in spalla.

Dopo due anni intensi di raccolta fondi e di lavori di riqualificazione dei locali dell’ex scuola elementare del Tamburino, il Punto del Sole diventa realtà e inizia a muovere i primi passi: proprio lunedì 16 settembre, infatti, sarà sede della prima tappa del progetto educativo Strade Maestre.

“Il nostro sogno affonda le sue radici nei primi mesi della pandemia e nasce come un tentativo di risposta ai bisogni e alle criticità delle nuove generazioni, per costruire luoghi in cui ritrovare legami sociali, senso di appartenenza e possibilità di espressione – spiega Luca Angelozzi, uno dei responsabili del gruppo – L’idea è stata quella di rigenerare uno spazio urbano significativo per questo quartiere, uno spazio nato come scuola elementare e in cui ha visto la luce il centro di aggregazione Mr T., abbiamo voluto restituire una valenza sociale a un Bene Comune.”

Gli spazi riqualificati sono stati concessi in comodato d’uso gratuito dall’amministrazione nel 2022, stringendo un patto di collaborazione per lo svolgimento di attività sociali, culturali e solidaristiche. “Questi progetti sono molto importanti per la città – sottolinea il vice sindaco Stefano Spagnoli nel portare i saluti del primo cittadino e dichiarare la piena disponibilità da parte dell’amministrazione comunale – danno vita a luoghi in cui educare al senso civico e offrire opportunità di aggregazione tra ragazzi e non solo.”

“Abbiamo bisogno di luoghi in cui sviluppare legami autentici in contrasto a quei legami tossici che continuamente minacciano le relazioni – ricorda don Stefano Puri vicario generale diocesano – questi sono i passi su cui è importante muovere il nostro cammino.”

L’evento è stato anche l’occasione per raccogliere la vivace e preziosa testimonianza della vita scolastica di Ponte del Sole, grazie alle parole di Patrizia Cristofori che nel 1959 ha iniziato la prima elementare nel primo anno di vita della scuola, orgoglio di tutto il Tamburino.

In conclusione si è data voce alle esperienze di alcune realtà che, a Orvieto, svolgono attività di centri di aggregazione culturale e sociale come la Biblioteca Comunale Luigi Fumi, Il Mr.T, Lo Scalo Community Hub, il Bi.Pop. Risorse cruciali per la vita della città con cui il Gruppo Scout Orvieto 1 è felice di collaborare e costruire insieme in un’ottica di confronto e di rete.

L’inaugurazione segna l’inizio di una nuova avventura per il Gruppo Scout Orvieto 1, che continuerà a lavorare con passione e dedizione per avvicinare ragazze e ragazzi ai valori dello scoutismo e del servizio al prossimo. La nuova sede sarà aperta a tutti coloro che vorranno partecipare alle nostre attività o proporre nuove iniziative che favoriscano l’inclusione e la partecipazione attiva.

Tutto questo non sarebbe stato possibile senza l’importante contributo di Orvieto Ambiente srl, principale sostenitore del progetto di riqualificazione.

Il Gruppo Scout Orvieto 1 ringrazia profondamente anche tutti gli altri sostenitori: Agesci Nazionale e Agesci Regione Umbria, Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto, Sez. Soci Coop Centro Italia, Associazione Corrado Spatola, Tenuta Le Velette, Azienda f.lli Cerchecci , Bottega Conticelli, LCH, Patrignani, La Loggia, Fiorenzi, Autoforniture Sborra, Arcobaleno Tessuti, Cotigni, La Barzelletta, FASS 2001.

L’Orvieto 1 ringrazia, inoltre, la parrocchia di Ponte del Sole, la Caritas Diocesana e le tante, tantissime persone che hanno aiutato con donazioni, tramite il crowdfunding o mettendo a disposizione materiali, competenze e tempo nella costruzione di questo sogno. Le famiglie e gli amici del gruppo scout hanno saputo tessere i legami di una comunità che ha sostenuto questo progetto in ogni suo singolo passo, lo ha reso possibile e ha restituito un profondo significato sociale al percorso stesso ancor prima di raggiungere l’obiettivo finale.