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Il Consiglio vota le modifiche della Scuola di Amministrazione

 Il Consiglio comunale, nella seduta odierna con voti 19 favorevoli e 10 astenuti, ha approvato le modifiche alla Convenzione e allo Statuto del Consorzio Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica del quale il Comune di Terni detiene una quota di partecipazione del 5%.

Il Consorzio, a cui partecipano la Regione Umbria al 40, la Provincia di Perugia al 15%, la Provincia di Terni al 5%, il Comune di Perugia al 15% e l’Università degli Studi di Perugia al 5% e altri enti pubblici che ripartiscono la rimanente quota del 15%, è stato costituito con legge regionale nel 2008 modificata nel 2023 con la con seguente necessità di adeguare la Convenzione e lo Statuto alle innovazioni introdotte.
Il Consorzio nasce ed opera con l’obiettivo di favorire la formazione e l’innovazione quali strumenti per il miglioramento della qualità nella pubblica amministrazione.

Precisamente le modifiche relative agli art. 1, comma 2 e 3 della Convenzione e dell’art. 4 dello Statuto sono finalizzate al recepimento della ratio della norma regionale che, attraverso l’eliminazione del riferimento alla territorialità, intende favorire ulteriori sviluppi strategici del Consorzio, rendendo possibile il coinvolgimento di altre pubbliche amministrazioni ed enti pubblici operativi anche al di fuori del territorio regionale.
La modifica dell’art. 3 dello Statuto, invece, ha la finalità di adeguare il criterio di ripartizione del fondo consortile all’attuale compagine dei consorziati, tenuto conto che gli enti pubblici che hanno sottoscritto quote di partecipazione successivamente alla legge costitutiva del consorzio (CAL Umbria, Università per Stranieri di Perugia, ADISU Umbria, ARPA Umbria, IZS Umbria Marche e A.FOR. Umbria), possiedono una percentuale (4%) superiore a quanto previsto dalla precedente versione della norma statutaria.
Un’ulteriore modifica allinea la durata del Consorzio a quella di tutte le società partecipate direttamente dalla Regione Umbria prevedendo la scadenza al 2050 salvo proroga deliberata almeno 6 mesi prima dall’Assemblea del Consorzio.

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