Verrà inaugurata giovedì prossimo 5 settembre alle 9,00, in Strada di Marrano, 5, a Narni, la pista ciclopedonale Terni–Narni nel tratto narnese verso Terni. L’iniziativa si svolgerà nell’area tra l’attività agrituristica presente in zona e l’imbocco della pista. Saranno presenti l’assessore regionale alle infrastrutture, ai trasporti e alla mobilità urbana, il Sindaco di Narni e i rappresentanti del Comune di Terni. Il progetto, spiega una nota del Comune, è finalizzato ad arricchire la rete ciclopedonale all’interno della Conca ternana per favorire l’offerta cicloturistica e mettere a sistema e valorizzare le attività agricole, ricettive, sportive e ricreative esistenti che diventeranno un presidio sul territorio offrendo una modalità alternativa agli spostamenti in auto casa-lavoro, anche in coerenza con la politica di miglioramento della qualità dell’aria.
Il percorso della pista si sviluppa in ambito prevalentemente urbano alle due estremità e diventa più rurale e naturalistico nel tratto centrale, mentre in quello ternano il tracciato si snoda quasi totalmente sulla sommità dell’argine realizzato dal Consorzio di Bonifica Tevere-Nera per la messa in sicurezza delle aree soggette ad esondazione. Nel tratto narnese invece si sviluppa principalmente in ambito agricolo prima di entrare nell’area urbanizzata di Narni scalo.
La pista è l’esito di un percorso avviato con l’accordo “Terni-Narni Smart Land”, tra i Comuni di Terni e Narni a partire dal 2015. Nel 2016 fu presentato alla Regione il “Progetto di valorizzazione del territorio della Conca Ternana mediante la realizzazione di un collegamento ciclopedonale tra le due città”. La Regione nel 2018 ha approvato la realizzazione della pista assegnando ai due Comuni un iniziale contributo di 2 milioni a far leva sul Programma Europeo dei Fondi di Sviluppo Rurale 2014-2020.
Nel 2019, a seguito degli approfondimenti dei due Comuni, si firmò l’Accordo di Programma “Terni-Narni Smart Land–Ambiente, territorio e mobilità sostenibile” che avviò la fase progettuale ed attuativa. Essendo sopravvenute e superate alcune difficoltà date principalmente dalle interferenze con strade carrabili, ferrovia, opere idrauliche ed insediamenti umani e produttivi a ridosso del Nera, ci fu la richiesta alla Regione Umbria di un’ulteriore contributo di 450mila euro, portando il totale a 2 milioni e 450mila.