Nei giorni scorsi la Presidente della Regione, Donatella Tesei, insieme al sindaco di Orvieto, Roberta Tardani, ha incontrato Ferruccio Ferranti, nuovo Presidente del Consiglio di Amministrazione della Cassa di Risparmio di Orvieto nonché Presidente del Consiglio di Amministrazione di Mediocredito Centrale, Francesco Minotti, amministratore delegato Mediocredito Centrale, e Maurizio Barnabè, Direttore Generale della Cassa di Risparmio di Orvieto, per fare il punto in merito allo stato di salute dell’istituto e sui piani strategici futuri della banca.
La Cassa di Risparmio di Orvieto, al termine di una complessa operazione monitorata e accompagnata anche dalle istituzioni locali, nel 2022 è divenuta di proprietà del Mediocredito Centrale (controllato a sua volta da Invitalia). I vertici di Cassa e Mediocredito presenti all’incontro hanno confermato la volontà di rafforzare sempre più il supporto alle famiglie ed alle aziende umbre, di irrobustire il presidio territoriale e di rafforzare la filiera corporate della banca.
La Presidente Tesei e il Sindaco Tardani hanno espresso soddisfazione per le strategie illustrate e per i dati emersi dalla relazione finanziaria semestrale approvata dal Consiglio di Amministrazione della Cassa di Risparmio di Orvieto che confermano la solidità dell’Istituto e l’attenzione al territorio di riferimento.
“Per Orvieto e il suo territorio – ha evidenziato il sindaco Tardani – come per tutta la regione è fondamentale poter continuare a contare su una banca solida e fortemente radicata e l’auspicio è che il nuovo management sappia mantenere proficui rapporti con le istituzioni locali cittadine con le quali dialogare e costruire insieme politiche di sviluppo e crescita rivolte alle imprese e al miglioramento della qualità di vita dei cittadini”.
La Presidente Tesei ha sottolineato come: “I risultati positivi, figli della solidità della nuova proprietà e della capacità di gestione del management sono stati sempre accompagnati dal dialogo e confronto con le Istituzioni locali. I numeri confermano il rinnovato ruolo che le banche territoriali stanno avendo nella nostra regione nonché il significativo livello di supporto che le banche che operano in Umbria stanno assicurando all’economia locale”.