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Autonomia differenziata: presidente Tesei, “un’opportunità importante anche per l’Umbria”

“L’Umbria oggi è pronta alle sfide del futuro e il futuro passa anche attraverso l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario”: così la presidente Tesei oggi nel corso della riunione dell’assemblea legislativa dell’Umbria.

La presidente, rispondendo ad un’interrogazione della minoranza ha evidenziato che “alla base dell’autonomia differenziata c’è la premessa di mantenere intatta l’unità della nazione intesa anche come omogeneità di prestazioni, nonché di contenere le disparità economiche tra le diverse zone del paese.

A tal fine, l’individuazione dei LEP (livelli essenziali di prestazioni), si pone a garanzia del principio di uguaglianza, rappresentando il parametro delle prestazioni minime che devono essere assicurate a tutti i cittadini, livello suscettibile di variazione solo per assicurarne un livello superiore e mai al ribasso”.

Le Regioni quindi, con proprie risorse e azioni possono solo migliorare i LEP e potranno richiedere il trasferimento delle funzioni solo successivamente allo stanziamento di adeguati fondi.

Tesei ha anche dichiarato: “Non consentirei mai una riforma che danneggi la regione che rappresento. Non consentirei mai che la solidarietà nazionale possa cessare a danno dei Livelli Essenziali di Prestazione per tutti i cittadini. Non chiederei mai autonomia senza poter migliorare per quelle materie, il livello dei LEP”.

Secondo la Presidente la proiezione verso un sistema nazionale basato sull’autonomia differenziata potrebbe portare dei vantaggi anche all’Umbria: sulla base di un’analisi elaborata sul sistema dei conti pubblici territoriali risulterebbe per l’Umbria un residuo fiscale positivo di 485 milioni medi per gli ultimi 4 anni presi in esame.

D’altronde grazie al lavoro degli ultimi anni la Regione è oggi più forte e lo dimostra il bilancio regionale più solido, testimoniato per esempio da 24 milion di passività pregresse accumulate dal trasporto pubblico saldate; 25 milioni annui aggiuntivi di risorse regionali per garantire i contratti di servizi di TPL  che abbiamo ereditato;  l’incremento del contributo alla finanza pubblica  richiesto a Regione Umbria e pari a 7 milioni di euro integralmente finanziato; l’accantonamento delle somme utili a pagare i contenziosi con le province creati in passato e mai risolti; il debito regionale sceso in 5 anni di ben 84 milioni; il rendiconto con saldi sempre migliorativi anno dopo anno; il rating intrinseco del bilancio regionale migliore di quello nazionale e pari ad A+.

“Il tutto – ha concluso la presidente – senza nessun aumento della fiscalità in 5 anni”.

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