La richiesta di intervento è arrivata alla Sala Operativa della Polizia di Stato poco dopo le 05:00 di giovedì mattina, per una vicenda, ancora tutta da chiarire, di una presunta aggressione in una via adiacente alla stazione ferroviaria cittadina. All’arrivo di due pattuglie della Squadra Volante, gli agenti hanno parlato con alcuni passanti che hanno dato una descrizione del presunto aggressore, già fuggito, ed hanno parlato con la vittima, ferita alla testa mentre stava lavorando.
L’uomo, un cittadino nigeriano, è stato rintracciato subito dopo nei pressi della stazione ferroviaria, a torso nudo, con la maglietta in una mano e lo zaino nell’altra che agitava verso i poliziotti, poliziotti che lo hanno riconosciuto come la stessa persona che la mattina del 3 scorso aveva aggredito una donna che lo aveva denunciato alla Questura di Terni.
Gli agenti, in un primo momento, sono riusciti a calmare l’uomo e a convincerlo a salire in auto per andare in questura, ma una volta in ufficio, ha dato in escandescenze, tanto da dover ricorrere all’uso del TASER; al momento del fotosegnalamento, l’uomo è diventato di nuovo aggressivo e minaccioso, rompendo una sedia dell’ufficio della Polizia Scientifica e tentando di divincolarsi per darsi alla fuga, senza riuscirvi.
Il presunto aggressore, un nigeriano di 38 anni residente ad Amelia, dopo l’arresto per resistenza a Pubblico Ufficiale, ha passato la notte nel carcere ternano e, nella direttissima di giovedì pomeriggio, il Giudice del Tribunale di Terni ha convalidato l’arresto, disponendo l’applicazione della misura divieto di ritorno nel Comune di Terni.
L’imputato deve ritenersi innocente sino ad eventuale condanna irrevocabile.