L’Assessorato regionale alle Infrastrutture, quanto alla riqualificazione della ciclovia Assisi-Spoleto, in virtù della sua importanza nella rete delle ciclabili regionali, ha messo a disposizione risorse significative. Un primo intervento dell’importo di circa 500 mila euro è stato avviato da circa un mese ed è finalizzato al miglioramento dell’accessibilità con l’abbattimento delle barriere architettoniche e il rifacimento dei tratti ammalorati, oltre al consolidamento delle banchine e al completamento della segnaletica di orientamento. I lavori sono infatti iniziati a metà maggio, con una prima fase di recupero della sede viaria mediante rimozione della fascia colonizzata dalla vegetazione. Dopo aver assicurato la transitabilità su tutto l’itinerario, a seguire si sta procedendo alla riparazione degli avvallamenti nati a seguito del cedimento del sottofondo e al rifacimento di interi tratti viari dissestati.
Questa seconda fase prevede inoltre l’apposizione della segnaletica di sicurezza, posta in corrispondenza delle intersezioni della ciclovia con la viabilità locale, costituita da segnali che avvisano i conduttori di mezzi a motore dell’attraversamento di ciclisti; è inoltre prevista l’apposizione di specchi per ampliare la visuale in corrispondenza degli incroci per coloro che percorrono la ciclovia in handbike o biciclette reclinate, tutto ciò in continuità con quanto già fatto lo scorso anno in termini di sfalcio della vegetazione, rifacimento dei tratti più danneggiati nei comuni di Bevagna e Cannara e con l’installazione di nuove transenne per aumentare la sicurezza nei punti critici.
A questo primo insieme di interventi, che si concluderà entro il corrente anno, se ne aggiungono altri sempre improntati al miglioramento della sicurezza e della qualità dell’itinerario, a valere su un ulteriore finanziamento di circa 800 mila euro. Entro un mese circa si intende infatti avviare la gara di progettazione per la realizzazione della passerella ciclabile in località San Giacomo nel comune di Spoleto e risolvere la questione accessibilità in località Arcatura nel comune di Cannara, così da consentire un agevole transito anche con le handbike.
L’altro intervento riguarderà l’allestimento di percorsi ciclabili sviluppati su viabilità ordinaria a basso traffico per i collegamenti dalla ciclovia ai centri urbani della Valle Spoletana e della Valle Umbra; un insieme di circa 130 km di strade secondarie ormai abbandonate dal traffico motorizzato che con questo progetto possono trovare una nuova funzione a servizio del cicloturismo per la visita e l’esplorazione del territorio.
Rispetto ad una situazione ereditata di grande confusione in cui tutti gli uffici facevano tutto, con ritardi rilevanti nella esecuzione dei lavori, difformità nei materiali e nella segnaletica, si sta conseguendo una regia complessiva con risultati importanti sia per quanto riguarda gli aspetti strutturali con il recupero importante in corso della intera Spoleto-Norcia i cui investimenti complessivi sommano ad oltre 20 milioni, della Umbertide-Gubbio-Fossato di Vico di cui è stato recentemente inaugurato un tratto recuperato, di riqualificazione di tratti fondamentali della Antica Via Flaminia per oltre 2 milioni, in sinergia con la riapertura della FCU, e con la ciclovia del Nera per circa 10 milioni complessivi nei tratti Terni-Narni, ormai concluso, e Terni-Cascata il cui cantiere è in fase di avvio.
In tutto questo fiorire di iniziative risulta fondamentale il ruolo di coordinamento del Servizio Infrastrutture e Trasporti della Regione ed in particolare della Sezione “Infrastrutture e servizi per la mobilità ecologica” grazie al quale si è riusciti a realizzare il progetto del tratto umbro della ciclabile turistica nazionale Monte Argentario-Civitanova, che unisce le ciclovie Tirrenica e Adriatica e che entrando ad Orvieto e prosegue per Perugia, Assisi, Foligno per poi proseguire nella valle del Menotre, il cui finanziamento di 20 milioni deve essere assegnato all’Umbria in ragione delle dimenticanze accadute in precedenza. Finanziamento che la Regione chiede in Conferenza Stato-Regioni di recuperare.
Rimane il problema della manutenzione ordinaria delle centinaia di chilometri di ciclabili che, in un rinnovato patto di collaborazione con la Regione, dovranno vedere gradualmente una maggiore partecipazione dei comuni che sono i primi beneficiari in quanto ne usufruiscono turisticamente.
L’assessore regionale alle Infrastrutture, al di là di certe critiche ripetitive, ormai cacofoniche, ritiene questi risultati viceversa di grande soddisfazione e di assoluto interesse storico per l’Umbria e per le migliaia di cicloturisti che vengono ed ancor più numerosi verranno in Umbria e la percorreranno salendo anche in treno con la propria bici o con le bici che troveranno a disposizione nelle stazioni, confermando dell’Umbria quella immagine di forte attrattività che, grazie al nuovo corso, sta facendo conseguire risultati di assoluto, indiscutibile rilievo.