Un imprenditore orvietano, assentatosi dalla propria abitazione lo scorso mese di gennaio per recarsi a lavorare all’estero, nel tornare a casa dopo qualche mese, ha trovato un’amara sorpresa: la cassaforte dove deteneva un’importante collezione di oggetti preziosi dal valore di circa 70.000 euro era aperta e all’interno non vi era più nulla.
L‘uomo si è recato presso il Commissariato di Pubblica Sicurezza di Orvieto ed ha denunciato l’accaduto; la Squadra Anticrimine si è messa subito alla ricerca dei gioielli iniziando una serie di accertamenti finalizzati alla soluzione del caso che inizialmente, alla luce dei pochissimi elementi a disposizione degli investigatori, sembrava di difficile soluzione. Infatti, il lungo lasso di tempo dell’assenza del proprietario dall’abitazione non consentiva di dare una precisa collocazione temporale al furto.
Gli investigatori hanno anche attivato delle fonti confidenziali per capire se sul mercato clandestino qualcuno avesse offerto un ingente quantitativo di gioielli ma il tentativo non ha fornito nessun riscontro.
Allora, partendo dalla precisa descrizione dei preziosi rubati che è stata fornita dalla vittima del reato, i poliziotti hanno contattato i numerosi negozi “compro oro” sparsi in tutta la regione e proprio uno di questi ha fornito un riscontro positivo, consentendo alla Polizia di Stato di individuare l’intera refurtiva e denunciare all’autorità giudiziaria la persona che aveva commesso il furto, anch’essa di Orvieto. Gli investigatori del commissariato hanno infatti appurato che si tratta di una persona che era al corrente della lunga assenza dell’imprenditore e che, con un escamotage, è riuscita ad entrare all’interno dell’abitazione e, avendo molto tempo a disposizione, è riuscita a prendere portare via il contenuto della cassaforte.
Tutte le circostanze che sono emerse, grazie alle indagini serrate degli uomini del Commissariato di Orvieto che hanno portato all’insperato risultato nel giro di pochi giorni, sono ora al vaglio della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Terni che coordina l’inchiesta. Sono in corso ulteriori indagini per ricostruire l’intero quadro della vicenda soprattutto per accertare il ruolo di eventuali complici che potrebbero aver favorito l’azione dell’autore del furto.