Pieno successo per l’evento organizzato dai Lions Club Terni Host e San Valentino, dedicato alla riapertura al pubblico dell’antica chiesa di Sant’Alò, nel cuore di Terni. Oltre ad un nutrito pubblico, all’evento sono intervenuti il vescovo della diocesi di Terni, Narni e Amelia, monsignor Francesco Antonio Soddu, che ha ricordato come Sant’Alò sia il diminutivo di Sant’Eligio da Sassari, a cui lo stesso vescovo – originario del sassarese – è particolarmente devoto. La storia della chiesa, dalla sua costruzione ai restauri succedutisi, fino agli affreschi ospitati, è stata invece illustrata con dovizia di particolari da don Claudio Bosi, direttore dell’ufficio beni culturali ecclesiastici della diocesi. Infine le ‘villanelle’ cantate e suonate con strumenti antichi dagli allievi del conservatorio ‘Briccialdi’ di Terni, perfettamente in tema con la sacralità e la semplicità del luogo, hanno incantato anche per le voci dei soprano e per il timbro pieno e cristallino. Curioso l’uso della tiorba, antico strumento a corde che, accanto alla chitarra gitana e al violone, ha mirabilmente concluso un pregevole momento di ascolto, attento e partecipato. Tanti gli applausi a conclusione di un evento di crescita e servizio per la città, organizzato dalla presidente del Club Lions Terni Host, Alessandra Robatto, che ha rappresentato anche il clou dell’anno lionistico 2023/2024 giunto quasi al termine. Soddifazione anche per la presenza di autorità lionistiche e civili, come l’assessore comunale Viviana Altamura.