La Fondazione Aiutiamoli a Vivere ONG, venuta a conoscenza della presentazione di un Atto di Indirizzo che, così come è stato presentato ed approvato all’unanimità da tutte le forze politiche del Comune di Bologna, afferma che il ruolo avuto dalla Fondazione Aiutiamoli a Vivere dal 1991 nella Città di Terni nel promuovere l’Accoglienza Temporanea Terapeutica dei bambini colpiti dalla Centrale di Chernobyl permise la divulgazione in Italia di un’iniziativa che ha permesso di salvare 600.000 bambini attraverso il coinvolgimento diretto delle famiglie italiane che da quel lontano 1991 ad oggi non hanno mai smesso di accogliere un bambino e rendersi utile per promuovere concreta solidarietà. Con questo Atto di Indirizzo a firma, per il gruppo di Alternativa Popolare, di Guido Verdecchia, si chiede al Consiglio di sostenere ed agevolare le attività di realtà come quelle della Fondazione Aiutiamoli a Vivere che, come aveva fatto per i bambini di Chernobyl, oggi opera direttamente con i propri volontari nei territori di guerra in Ucraina ed a Gaza, portando aiuti umanitari ed ospitando bambini ucraini e bambini palestinesi. La speranza per la Fondazione Aiutiamoli a Vivere ONG è che anche questo Atto di Indirizzo, come quello votato all’unanimità dal Consiglio Comunale di Bologna, venga approvato, anch’esso, all’unanimità dal Consiglio Comunale di Terni, affinché si riconosca nel lavoro di una Organizzazione Non Governativa nata e voluta fortemente dalla Città di Terni nel 1991, una storia fondata sulla concreta solidarietà, sull’amore per tutti i bambini vittime di violenza, guerra e catastrofi nucleari che ne hanno fatto diventare punto di riferimento nazionale ed internazionale per tutte quelle associazioni e movimenti solidaristici che vogliono sperimentarsi nell’ambito dell’Accoglienza Temporanea di un bambino in famiglie o in strutture idonee a tali forme di accoglienza. La Fondazione Aiutiamoli a Vivere ONG da sempre operante nel Comune di Terni ringrazia, come è abituata a fare ed ha abituato a fare i suoi cittadini, con l’acquisto dell’acceleratore nucleare nel 1994 e con la realizzazione del Centro Salute Donna, con il suo “GRAZIE, TERNI”.