Pronto ad andare in scena al Teatro Comunale di San Gemini, nell’ambito di “Teatrinsieme”, rassegna itinerante umbra di spettacoli di prosa a ingresso libero, I due volti di Shakespeare: Amleto – Otello – Re Lear” spettacolo scritto e diretto da Germano Rubbi, con (in ordine di apparizione) Melania Fiore, Damiano Angelucci, Fabrizio Bordignon e Germano Rubbi (anche alla regia). La produzione è di Magazzini Artistici, musiche di Francesco Verdinelli, aiuto regia Gabriela Carmen Marin. L’appuntamento è per venerdì 26 aprile alle 21.
Molte delle opere di William Shakespeare prendono vita e si sviluppano all’interno di castelli, torri ed edifici ad alto contenuto emotivo e simbolico: una sorta di prigioni in cui racchiudere le più terribili passioni umane che il grande poeta drammaturgo sapeva indagare come nessun altro mai prima e dopo di lui. Queste torri e castelli, a bene vedere, rappresentano inequivocabilmente la solitudine dei protagonisti che vi risiedono.
“I due volti di Shakespeare: Amleto – Otello – Re Lear” è un’operazione drammaturgica in grado di accostare a frammenti delle più celebri tragedie shakespeariane temi come femminicidio (Otello), violenza psicologica (Amleto ), sottomissione di genere (Re Lear). Temi di grave urgenza contemporanea da porre instancabilmente sotto i riflettori dell’arte.
Scena dopo scena, strada dopo strada, una figura femminile guida il pubblico trasformandosi in Gertrude, Desdemona e, allo stesso tempo, le tre figlie di Lear, portando avanti una serie di dialoghi con Amleto, Otello e Re Lear, interpretati da tre attori diversi, in cui ad emergere è un rapporto passionale, claustrofobico, a volte malato, dove la solitudine che circonda i personaggi è, a sua volta, personaggio vivo e presente, poiché avvolge, chiude, ingabbia i pensieri e le azioni di tutti i protagonisti, relega tra le sue mura violenze e persecuzioni che spesso contraddistinguono i rapporti affettivi e – più in generale – le esistenze di grandi principi, re e condottieri.
Lo spettacolo ha come punto di forza l’interazione fra i pensieri dei tre rispettivi personaggi shakespeariani, riprodotti in forma di monologo interiore, ed alcuni passi celebri delle opere di Shakespeare ad essi riferiti. Il prodotto è un testo che lascia trasparire ed affiorare la figura umana di ogni singolo personaggio inserito nella storia scritta su di lui. L’indecisione nell’agire di Amleto, la gelosia di Otello e la cecità di Re Lear emergono nelle parole dei tre personaggi che, come rinchiusi in un manicomio (forse la scena potrebbe ricordarlo… o no?) parlano al pubblico come se, in realtà, lo stessero facendo con loro stessi.
In questo contesto, la figura femminile, unica e vera “voce libera” dal monologo interiore, rappresenta il fil rouge che unisce i tre personaggi permettendone il proprio “uscire allo scoperto” nelle parti dialogate, estrapolate dalle opere di Shakespeare che, al contrario del monologo di cui si fanno carico, agiscono con un interlocutore che funge da contraddittorio.
“I due volti di Shakespeare: Amleto – Otello – Re Lear” inchioda lo spettatore alla poltrona rivelandogli la vera natura dei tre personaggi e, di conseguenza, la vera natura e le debolezze dell’uomo.
- Ingresso libero fino a esaurimento posti
La stagione si realizza grazie ai fondi del bando 4/2022 – “Eventi musicali e teatrali stagione 2022/2023” della Fondazione Cassa di risparmio di Terni e Narni.
Prenotazioni: 327 8184788
Foto: Mancuso ©