È l’Umbria, cuore verde d’Italia straordinariamente ricco di aree naturali, flora e fauna selvatica, raccontata mostrando le buone pratiche di chi si adopera per la sua tutela e valorizzazione, la protagonista del documentario “L’Umbria, la regione della biodiversità”, che è stato presentato ieri pomeriggio in anteprima nel corso di un evento organizzato dall’Assessorato regionale alle politiche agricole e agroalimentari ed alla tutela e valorizzazione ambientale.
Realizzato nell’ambito delle attività del Progetto integrato LIFE IMAGINE, di cui è capofila la Regione Umbria, ad illustrarne le finalità e gli elementi salienti, alla Sala Brugnoli di Palazzo Cesaroni, sono stati l’assessore regionale Roberto Morroni e il professor Francesco Petretti, docente all’Università degli Studi di Perugia, biologo e ornitologo, divulgatore scientifico e conduttore televisivo di fama nazionale, curatore di numerosi documentari naturalistici e che ha prodotto il documentario per la Regione Umbria.
“L’elevata qualità paesaggistica e naturalistica dell’Umbria – ha detto l’assessore Morroni – rappresenta per noi un patrimonio di straordinario interesse e di straordinario valore. Come Regione capofila stiamo portando avanti il Progetto LIFE IMAGINE, un progetto ‘integrato’ in cui si abbinano quindi i finanziamenti LIFE con altre fonti di finanziamento comunitario”.
“Lo slogan del progetto, ‘Il futuro è nella nostra natura’ – ha proseguito – ben sintetizza la nostra visione e le nostre politiche di sviluppo per questa regione in cui sono presenti ben 102 siti della Rete Natura 2000, che coprono il 16 per cento del territorio regionale. Dati, questi, che testimoniano come vi sia una forte attenzione alla conservazione e alla valorizzazione della biodiversità”.
“Questo progetto, come gli altri che lo hanno preceduto – ha rilevato Morroni – rappresenta un’opportunità anche per favorire lo sviluppo dell’economia locale nel territorio delle aree protette, promuovendo iniziative, attività e interventi compatibili con la tutela dell’ambiente naturale. All’interno di questo percorso – ha aggiunto – vogliamo dare risalto alle azioni di comunicazione per rendere più partecipi le comunità dei risultati e delle attività che si vanno facendo. È nato così il documentario, dedicato alla biodiversità della nostra regione, per il quale ci siamo avvalsi delle competenze di uno studioso e divulgatore di grande rilievo e di grandi capacità professionali, come è il professor Petretti”.
“È un documentario rivolto al grande pubblico dei fruitori e dei gestori del territorio – ha sottolineato il professor Petretti – La sua caratteristica è quella di raccontare le azioni pratiche che vengono svolte: vediamo persone che si sono rimboccate le maniche, che materialmente stanno intervenendo per ricreare ecosistemi, biocenosi, riportare specie estinte, e quindi riformare quel tessute di biodiversità che fa dell’Umbria una delle regioni più ricche di biodiversità non solo d’Italia, ma sicuramente d’Europa”.
“Dal punto di vista vegetale e dal punto di vista animale, l’Umbria è una regione che ha una ricchezza straordinaria – ha detto – perché associa specie relitte dell’era glaciale a specie che sono immigrate di recente e tutto questo ha creato una mescolanza, un vero cocktail di situazioni che ci siano ambienti molto diversi sia pure nelle brevi distanze di questa regione che non è molto grande, ma ha tutto. Io dico sempre: manca solo il mare, ma il lago Trasimeno è talmente vasto e talmente imponente come sviluppo costiero che in fondo può essere considerato come un piccolo mare interno”.
Il documentario “L’Umbria, la regione della biodiversità” sarà pubblicato nel sito della Regione Umbria e del progetto LIFE IMAGINE e divulgato attraverso altri canali specializzati.
IL PROGETTO IN SINTESI. Il Progetto LIFE IMAGINE, cofinanziato dall’Unione Europea, è stato avviato nell’ottobre del 2020 e si protrarrà fino al 2027.
I partner di progetto della Regione Umbria, soggetto capofila, sono quattro Università (Dipartimento di Chimica, Biologia e Biotecnologie e Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali dell’Università degli Studi di Perugia; Scuola di Architettura e Design dell’Università degli Studi di Camerino; Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile-Architettura e Ambientale dell’Università degli Studi dell’Aquila; Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università degli Studi di Sassari), l’Agenzia Forestale Regionale, il Parco Nazionale dei Monti Sibillini, e due soggetti privati (lo Studio Naturalistico Hyla e Comunità Ambiente Srl).
LIFE IMAGINE si pone come obiettivo l’attuazione di una strategia di gestione integrata, unitaria, coordinata e partecipata per la Rete Natura 2000, la più estesa rete di aree protette nel mondo. In Umbria sono presenti ben 102 siti della Rete Natura 2000 che costituiscono un sistema di tutela del patrimonio ambientale di elevato valore naturalistico: interessano il 16% del territorio regionale per la protezione di 100 specie di interesse comunitario tra animali, vegetali e uccelli e 41 tipi di habitat comunitari.