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Carcere di Terni, Fp Cgil: troppe criticità, urgente un cambio ai vertici

“Ancora un grave episodio di violenza: un detenuto nordafricano, protagonista di numerosi eventi analoghi, ha causato lesioni a tre poliziotti in servizio. Siamo stanchi di denunciare l’ennesimo evento critico senza intervento alcuno da parte degli uffici preposti, che promettono aumenti di personale e trasferimento di detenuti, ma poi rimangono immobili e a rimetterci è sempre il lavoratore a cui non garantiscono neanche più il diritto alla sicurezza”. È quanto afferma in una nota Claine Montecchiani, dirigente sindacale della Fp Cgil Polizia Penitenziaria di Terni, dopo l’ennesimo episodio di violenza nel carcere di Terni, nel quale tre appartenenti al corpo di Polizia Penitenziaria in servizio alla Casa Circondariale di Terni sono stati feriti da un detenuto.
“Già in passato, più volte, avevamo denunciato il ripetersi di questi episodi di violenza e chiesto un’avvicendamento ai vertici dell’istituto, senza avere riscontro alcuno – sottolinea Valentina Porfidi, segretaria generale della Fp Cgil di Terni – La gestione del carcere sta fallendo nel suo dovere di mantenere l’ordine e rispettare le direttive dipartimentali, che sono prerequisito fondamentale per un possibile reinserimento nella società delle persone ristrette una volta scontata la pena”.
Per Mirko Manna, della Fp Cgil nazionale “le problematiche sollevate evidenziano la necessità di un intervento ispettivo approfondito. Solo attraverso l’attività congiunta e l’impegno tra l’amministrazione penitenziaria e le organizzazioni sindacali rappresentative dei lavoratori – afferma – si possono identificare soluzioni efficaci per ristabilire una gestione adeguata della Casa Circondariale di Terni. La Fp Cgil nazionale è pronta al confronto per assicurare che la sicurezza e la giustizia siano la priorità”.
A questo punto, la Fp Cgil di Terni, insieme alla struttura nazionale, sollecita un incontro urgente con le autorità competenti, per discutere le questioni sollevate, definire un piano d’azione e l’immediato avvicendamento di Comandante e Direttore. “La sicurezza dei lavoratori è la nostra massima preoccupazione e richiede l’attenzione immediata delle istituzioni responsabili”, conclude il sindacato.
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