(Labitalia) – “In Umbria il programma ‘Garanzia Giovani’ si dimostra uno strumento positivo per agevolare l’ingresso nel mercato del lavoro da parte di quanti, fra i 15 e i 29 anni, non sono inseriti in un percorso scolastico e formativo né hanno un’attività lavorativa: ad oggi, secondo gli ultimi dati disponibili, sono infatti quasi duemila i giovani che dopo l’adesione al programma e l’orientamento da parte dei Centri per l’impiego hanno avuto un’occasione di lavoro”. Il vicepresidente della Giunta regionale dell’Umbria, con delega a Lavoro e formazione, Fabio Paparelli, commenta così i dati relativi ai rapporti di lavoro attivati nei confronti dei giovani presi in carico dai centri per l’impiego umbri nell’ambito del programma Garanzia Giovani. “Di questi giovani -continua Paparelli- una parte importante circa il 40% con rapporti di lavoro dipendente a tempo indeterminato o a termine di durata superiore a sei mesi”.“Dal monitoraggio sugli oltre 9.300 presi in carico -spiega l’assessore- è significativo che in 1970 abbiamo avuto un’occasione di lavoro nelle varie forme consentite. Tra essi 290 contratti di apprendistato, 282 contratti a tempo indeterminato, oltre a 1398 attivazione di rapporti di lavoro con varie forme contrattuali a termine. Di questi, 1490 in provincia di Perugia e 480 in quella di Terni”. “Se si passa poi ad analizzare i contratti di lavoro in base alla durata, si evidenzia che complessivamente sono 772 i contratti di lavoro dipendente aventi una durata almeno pari a sei mesi. Dati -sottolinea Paparelli- che sono stati verificati con le comunicazioni obbligatorie delle imprese e che confermano come il programma offra un valido contributo all’attuazione delle politiche attive del lavoro nel contrasto al problema della disoccupazione giovanile”.”L’Umbria -ricorda il vicepresidente- dispone di 22,8 milioni di euro nell’ambito del piano di attuazione nazionale di Garanzia Giovani, con la maggior parte dei fondi, 8 milioni e mezzo di euro, destinati alla formazione, con l’obiettivo di allineare i profili dei giovani con meno di 30 anni alle richieste da parte delle aziende, mentre 3,7 milioni di euro sono destinati ai bonus per le imprese che assumono i giovani. Le risorse restanti sono destinate per l’accoglienza, l’accompagnamento al lavoro, i tirocini, servizio civile, sostegno all’autoimpiego e mobilità professionale”. In merito ai tirocini, il vicepresidente Paparelli evidenzia che “a seguito dei recenti accordi con la Direzione regionale dell’Inps è stata velocizzata l’erogazione dei pagamenti delle indennità di tirocinio grazie ad una accelerazione concordata delle procedure”. In base alla storia scolastica e professionale, ai giovani che si iscrivono al Programma viene proposta una o più opzioni: un percorso verso il completamento del ciclo scolastico/formativo per chi non ha completato gli studi, per chi li ha terminati e vuol acquisire maggiori competenze un corso di formazione (sono previsti voucher fino a 4.000 euro) o ancora tirocini (con indennità) collegati ad incentivi all’assunzione, servizio civile (con indennità), oppure, se sussistono le condizioni, un percorso per diventare imprenditore o un colloquio per accedere direttamente al mondo del lavoro. Foto: (archivio) TerniLife ©