Enrico Melasecche di Lista Civica “I love Terni” interviene su quanto i Revisori dei Conti hanno ribadito: “da qui alla fine della consiliatura il Comune dovrà far fronte ad un disavanzo enorme di circa 9.000.000 di euro”.
“Il confronto – scrive Melasecche in una nota – fra III Commissione Bilancio ed il Collegio dei Revisori dei Conti del Comune conferma che la situazione economica e finanziaria dell’Ente è drammatica sotto molti aspetti. Il disavanzo fin qui accumulato che dovrà essere coperto complessivamente nei prossimi tre anni è pari a circa 9.000.000 di euro, 3.000.000 di euro l’anno, una enormità se si considera che il bilancio del Comune è ormai quasi totalmente rigido e le uniche possibilità su cui agire consistono nell’aumento di imposte e tariffe, nella ulteriore riduzione dei servizi oppure in qualche originalità come la svendita di pezzi di ASM e di ASFM ed un aumento rilevante delle sanzioni, solo per fare cassa”.
“I problemi fin qui emersi – continua Melasecche – sono molti ma le nubi che ormai sono sopra il cielo della conca prospettano una situazione ancor peggiore perché alcuni fatti politico/economici aumentano le responsabilità di chi ha amministrato in questi anni ed annunciano ulteriori macine al collo della città, create purtroppo per errori madornali e responsabilità politiche. Ne abbiamo elencate alcune di evidenza assoluta: 1)- debito dell’Istituto Briccialdi, pari a circa 2.000.000 che ben difficilmente l’Istituto riuscirà a restituire di cui nessuno risponde; 2)- minor utile della società Terni Reti anche per la definizione della operazione di finanza derivata su cui aspettiamo da mesi una risposta chiara e non equivoca, operazione che sta portando a flussi negativi rilevanti con immediato riflesso sul bilancio del Comune; 3)- liquidazione delle varie società della galassia ATC con un disavanzo rilevante che porterà il Comune ad un ulteriore dissanguamento; 4)- convenzione fra Comune e ATC Parcheggi per la gestione del Parcheggio di Corso del Popolo, sparametrata in modo grave in danno dell’Ente, con un graduale disavanzo in crescita cui il Comune dovrà far fronte rispetto ad introiti pari a circa un terzo delle entrate; 5)- Sviluppumbria chiede agli enti partecipanti di far fronte al buco enorme creato anche dal Comune di Terni nella gestione del Consorzio Aree industriali, il cui bilancio era falsato da valori degli immobili di gran lunga superiore al valore di mercato; 6)- permangono mine vaganti fra i crediti che il Comune continua a dichiarare esigibili ma che non riesce a riscuotere da nove, otto, sette anni a questa parte, residui attivi gonfiati da valutazioni politiche (come abbiamo denunciato da molto tempo e come i fatti ci hanno dato anche qui ragione) per la semplice ragione che ogni milione depennato aumenta il disavanzo da dichiarare e coprire con risultati deflagranti in ordine alla residua credibilità di questa giunta; 7)- confusa è la situazione in merito alla capacità di riscossione dei crediti, su cui gli stessi Revisori sanciscono l’incapacità che colloca Terni fra i comuni meno efficienti del Sud”.
“Rilevano – conclude la nota – inoltre i Revisori che la seconda riorganizzazione del personale a distanza di pochi anni dalla prima, causa una situazione deficitaria del personale nel Settore Bilancio, pericolosissima, con ritardi ed errori. Peccato che lo stesso settore si è privato di validissime professionalità ed oggi piange lacrime di coccodrillo. La situazione è decisamente preoccupante ma non certo seria”.
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