Anche in Umbria gli operatori delle professioni sanitarie infermieristiche, tecnico-sanitarie, della riabilitazione, della prevenzione e della professione ostetrica, potranno esercitare la libera professione in base alle disposizioni del documento elaborato dalla Conferenza delle Regioni e della Province autonome il 12 luglio 2023: lo rende noto l’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto, spiegando che il documento dettaglia l’applicazione della disciplina in materia di attività esercitabili dal personale delle professioni sanitarie del comparto sanità ex L. 43/2006 ai sensi dell’art. 3-quater del Decreto Legge 21 settembre 2021 n. 127 convertito dalla Legge 19 novembre 2021 n. 165, come modificato dall’articolo 13 del Decreto Legge 30 marzo 2023 n. 34, convertito dalla Legge 26 maggio 2023 n. 56.
“Tutti questi passaggi dei vari decreti citati – ha sottolineato Coletto – hanno portato a un esito finale che era fortemente auspicato e voluto da questa fascia di professionisti il cui ruolo, in questa fase, è ancor più importante, visto che il Sistema sanitario punta sempre di più alla riorganizzazione della sanità territoriale anche con l’obiettivo di continuità della presa in carico del paziente e per favorire la naturale destinazione degli ospedali che è quella della cura delle patologie importanti e degli acuti. Nell’ottica di favorire questo processo, la Regione Umbria, dal momento dell’approvazione in sede di Conferenza delle Regioni, ha trasmesso il Documento alle Aziende Sanitarie regionali e, sulla base delle indicazioni in esso contenute, l’Azienda Ospedaliera di Terni e l’Azienda Ospedaliera di Perugia hanno provveduto ad adottare uno specifico regolamento aziendale. Tuttavia – prosegue l’assessore – al fine di garantire l’uniformità di interpretazione e applicazione a livello regionale delle
disposizioni normative e delle indicazioni date, abbiamo ritenuto di adottare un documento che declina in modo omogeneo sul territorio i criteri per l’esercizio della libera professione e la procedura per il rilascio delle autorizzazioni”.
In base al testo approvato dalla Giunta regionale, fino al 31 dicembre 2025 è consentito agli operatori delle professioni sanitarie infermieristiche, tecnico-sanitarie, della riabilitazione, della prevenzione e della professione ostetrica, che siano dipendenti dell’Azienda sanitaria con contratto di lavoro subordinato, a tempo indeterminato e a tempo determinato, inquadrati nei relativi profili professionali del comparto sanità, lo svolgimento di attività lavorativa al di fuori dell’orario di servizio in applicazione delle disposizioni nazionali.