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Relazione semestrale sullo stato socio-economico regionale: anno eccezionale per il turismo e quadro positivo per l’occupazione in Umbria

Le anticipazioni dalla Relazione economico-sociale elaborata dall’Agenzia Umbria Ricerche, presentate il 14 dicembre a Palazzo Donini, alla presenza della Presidente della Regione, Donatella Tesei, e dell’Amministratore Unico dell’Agenzia Umbria Ricerche, Alessandro Campi, mostrano, pur nelle difficoltà legate ad una congiuntura internazionale problematica, un quadro congiunturale positivo per il 2023 e buone prospettive economiche per l’Umbria, legate soprattutto ad una allocazione delle risorse sui progetti dal PNRR ad oggi superiore alla media del resto del Paese e a numeri record per quanto riguarda il comparto del turismo, trainato dai successi registrati dall’Aeroporto Internazionale dell’Umbria San Francesco di Assisi.

   Ciò si traduce sul versante dell’occupazione, secondo i dati forniti ieri dell’Istat, in una ripresa del mercato del lavoro, con i primi nove mesi dell’anno che hanno registrato in Umbria una ripresa più sostenuta di quella nazionale (+2,8% tendenziale contro il 2,0%), un fattore che ha contribuito a sostenere la domanda delle famiglie.

   “Le analisi presentate oggi dall’Agenzia Umbria Ricerche – ha sottolineato la Presidente Tesei – testimoniano i risultati che abbiamo raccolto da quando abbiamo voluto imprimere un cambio di passo all’economia regionale. Tutti i principali indicatori economici testimoniano una netta inversione di tendenza rispetto al passato, nonostante un periodo congiunturale straordinariamente complesso. Abbiamo messo in campo, e continuiamo a farlo, azioni per rendere più attrattiva la nostra regione sotto ogni punto di vista. La promozione del territorio, con la creazione di un unico brand che rappresenta le nostre eccellenze, ha portato i suoi frutti così come il rilancio dell’aeroporto che era in gravissime difficoltà ed oggi è tra i primi in Europa per crescita. L’impegno che stiamo, poi, mettendo sul fronte dell’utilizzo dei fondi del PNRR, oggi, e nel rimodulare i fondi della programmazione europea, prima, sta ridisegnando un’Umbria più moderna ed efficiente. Senza dimenticare l’Accordo di Programma per Ast, che mira a sbloccare 1 miliardo di euro di investimenti, su cui stiamo lavorando e che è fondamentale per restituire competitività e sostenibilità alle acciaierie di Terni”.

   Per il 2024 e gli anni successivi, secondo la Relazione semestrale sullo stato socio-economico regionale, la principale leva su cui poggiare le prospettive di crescita continuerà ad essere rappresentata dal PNRR, la cui attuazione dovrebbe finalmente entrare nel vivo e cominciare a dispiegare in modo più robusto gli effetti propulsivi sull’economia. Un esercizio di simulazione effettuato dall’Aur ha stimato che l’effetto espansivo sul Pil regionale derivante dalla spesa prevista in Umbria di 1,9 miliardi di euro circa a valere sul PNRR e sul Fondo complementare (PNC/PNC Sisma) nel quinquennio 2022-2026 si aggirerebbe intorno a 1,2 miliardi di euro, corrispondenti a circa un punto percentuale medio annuo.

   Sotto il profilo delle presenze turistiche emergono i dati record registrati nel corso del 2023, con gli arrivi turistici complessivi dei primi 9 mesi dell’anno che superano nettamente quelli degli anni presi come benchmark. Il 2023 rispetto al 2022 fa registrare un +264 mila (+14,5%) e rispetto al 2019 un +124 mila (+6,3%), mentre proiettando la crescita del numero di presenze turistiche rilevata nei primi nove mesi sull’intero anno, emerge che il 2023 si candida ad essere l’anno migliore di sempre, superando il 2022 (quando erano già stati recuperati i livelli pre-pandemia), e traguardando per la prima volta nella storia della Regione la soglia dei 7 milioni di presenze.

Foto: TerniLife ©

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