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Scuola umbra di amministrazione pubblica aderisce al programma regionale “luoghi di lavoro che promuovono salute”

Si chiama “Luoghi di lavoro che promuovono salute – Rete WHP Regione Umbria”, ed è il programma regionale attivato e coordinato localmente dal dottor Luca Latini dell’USL Umbria 1, che ha l’obiettivo di promuovere e stabilizzare pratiche di responsabilità sociale, benessere e prevenzione complessiva all’interno dei luoghi di lavoro, attraverso l’adozione di comportamenti e scelte positive per la salute.

Nello specifico, gli operatori USL forniscono un orientamento metodologico e alla costituzione del gruppo di lavoro interno alle Aziende aderenti; supporto alle aziende nella analisi di contesto/profilo di salute complessivo interno e la promozione dei processi di comunicazione e di rete per diffondere e dare sostenibilità alle pratiche attività di monitoraggio e di valutazione.

Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica è il primo ente che ha aderito al programma che prevede momenti di formazione del personale interno, consulenza e riorganizzazione delle attività e delle consuetudini lavorative, a beneficio del benessere psico-fisico dei dipendenti della struttura e a un più ampio cambio culturale che assurga a modello operativo anche per altre pubbliche amministrazioni.

“Abbiamo iniziato un percorso di innovazione – spiega l’amministratore unico della Scuola, Marco Magarini Montenero -, che non si esaurisce solo nella produzione professionale, ma deve necessariamente interessare l’ambiente di lavoro. Siamo orgogliosi di essere i primi ad aver aderito al programma – prosegue – e consapevoli di dover tutti insieme compiere passi in avanti per mettere in pratica un circuito di benessere ambientale, personale e professionale che ci coinvolge integralmente”.

“Da pratiche di benessere fisico, attraverso attività motorie di gruppo, alla promozione di una alimentazione più sana nei nostri posti di lavoro, all’assunzione di stili di vita meno dannosi fino al benessere psicologico personale e di gruppo. Una consapevolezza – conclude Magarini Montenero -, che ci auguriamo possa diffondersi fra tutte le altre pubbliche amministrazioni regionali”.

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