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Sicurezza nei cantieri stradali: firmato accordo tra Regione Umbria, INAIL, CESF e TESeF

La sicurezza dei lavoratori impegnati nei cantieri stradali sul territorio regionale è al centro dell’accordo firmato questa mattina, a Palazzo Donini, dall’assessore alle Infrastrutture, Lavori pubblici e Sicurezza nei cantieri della Regione Umbria, Enrico Melasecche, dal Direttore regionale INAIL Umbria Alessandra Ligi, e dai presidenti dei due Comitati paritetici territoriali CESF (Centro Edile per la Sicurezza e Formazione di Perugia) e TESeF (Terni Edilizia Sicurezza e Formazione), Agostino Giovannini e Paolo Ratini.

L’intesa è finalizzata alla diffusione di un processo di attenzione complessiva e crescente alla sicurezza nella cantieristica stradale e alla riduzione degli infortuni nel comparto. Verranno valutate e valorizzate le migliori esperienze nei sistemi di prevenzione adottate nei cantieri stradali umbri, fino ad elaborare un modello regionale di riferimento che sarà sperimentato coinvolgendo imprese e lavoratori e messo a disposizione di coloro che a diverso titolo operano nei cantieri stradali.

“Un accordo al quale abbiamo lavorato già dallo scorso anno e che si colloca in una fase di straordinaria importanza per quanto riguarda gli interventi di riqualificazione e di potenziamento del sistema viario regionale – ha detto l’assessore Melasecche – con numerosi cantieri stradali aperti, alcuni di grande complessità come quelli sui viadotti Montoro e della Contessa. Le imprese incontrano notevoli difficoltà a trovare il personale necessario. È pertanto con grande piacere che oggi siamo qui a firmare un accordo che affronta il tema della formazione, della conoscenza dei rischi e delle buone pratiche di gestione per la riduzione dell’incidentalità nei cantieri. È un segnale importante che viene dall’Umbria, che si propone come laboratorio per individuare un modello che potrà essere di riferimento anche a livello nazionale”.

Per il Direttore regionale dell’INAIL, Alessandra Ligi, con la sottoscrizione dell’accordo “che consolida una collaborazione pluriennale e strutturata con la Regione e i due enti bilaterali, finalizzata alla diffusione della cultura della prevenzione nel settore delle costruzioni e della cantieristica stradale, si conferma – ha detto – l’impegno a carattere regionale di INAIL nel sostegno e nella promozione di iniziative sinergiche volte a incrementare la sicurezza sul lavoro in settori che detengono oggi un ruolo cruciale e al traino dei grandi progetti strutturali del PNRR, nei quali i livelli di prevenzione e attenzione alla salute di chi vi opera devono avere un ruolo centrale per tutti”.

Gli infortuni sul lavoro nei cantieri stradali – ha sottolineato – avvengono con frequenza significativa e spesso con conseguenze gravi o irreparabili, con un rischio di investimento molto elevato in particolare nelle fasi di allestimento e smontaggio del cantiere.

“Non possiamo che ringraziare Regione ed Inail e, come enti formatori, faremo del nostro meglio per conseguire gli obiettivi condivisi nell’ambito della sicurezza della cantieristica stradale”, ha sottolineato il presidente del CESF Agostino Giovannini. Al plauso si è unito il presidente del TESeF Paolo Ratini, che ha posto l’attenzione sul problema di reperimento di manodopera da parte delle imprese: “i giovani non si avvicinano al mondo dell’edilizia, poiché rimangono ancorati all’immagine di figure come il manovale di una volta ormai scomparse con le nuove tecnologie. Invece ci sono molte opportunità sia di formazione per le figure specifiche sia di occupazione”.

 

LA SCHEDA. L’obiettivo del progetto, di durata biennale, è quello di favorire la diffusione della cultura della sicurezza relativa alla cantieristica stradale, con particolare riferimento ai rischi da investimento provocati da veicoli durante le operazioni di posa in opera della segnaletica, al fine sia di ridurne l’incidentalità, sia per trovare le migliori soluzioni tecniche atte a prevenire tali rischi.

 

Il programma delle attività, nell’arco di tempo che va da ottobre 2023 ad ottobre 2024, prevede innanzitutto la costituzione di un Comitato paritetico costituito dai soggetti indicati da INAIL Umbria, Regione Umbria, CESF di Perugia e TESeF di Terni, cui è demandata la progettazione, consistente nell’individuazione e nella verifica delle migliori soluzioni e procedure da adottare nei cantieri stradali.

 

A tale riguardo, gli Enti bilaterali verificheranno le pratiche operative di sicurezza, poste in essere dalle imprese e dai lavoratori impegnati nei cantieri, con particolare riguardo alle fasi delle lavorazioni che comportano i maggiori rischi, quali ad esempio quelle relative alle installazioni di cantiere (posa in opera della segnaletica), il mantenimento nel tempo della loro efficienza, lo smobilizzo del cantiere (rimozione della segnaletica). Verranno svolti sopralluoghi nei cantieri stradali nei quali saranno coinvolte almeno 10 imprese affidatarie e/o esecutrici di lavori stradali.

 

Si passerà poi alla validazione, sempre da parte del Comitato paritetico, delle procedure adottate ai sensi della normativa vigente, con l’individuazione di quella ritenuta più efficace a garantire la prevenzione degli infortuni. L’ulteriore fase è quella della elaborazione del Modello regionale di riferimento, del manuale operativo e dei materiali didattici. Il manuale operativo verrà messo a disposizione di tutti i soggetti operanti nei cantieri.

 

È prevista la sperimentazione delle soluzioni individuate nel Modello regionale presso 20 imprese operanti nel territorio umbro, con il coinvolgimento di almeno 100 lavoratori che parteciperanno alla fase di addestramento sia in aula che on the job (con durata stimata di circa 8 ore per lavoratore).

 

Tra ottobre 2024 e settembre 2025 si opererà per la diffusione delle “Procedure significative nelle attività di manutenzione stradale in sicurezza” individuate dal progetto, sia tramite la realizzazione e l’aggiornamento dei siti web degli Enti bilaterali dell’edilizia per la condivisione con gli operatori del settore (aziende, associazioni di categoria, consulenti, ecc.), sia con l’organizzazione di un convegno aperto a istituzioni, associazioni di categoria, organizzazioni sindacali, lavoratori, datori di lavoro, RSPP (Responsabili dei servizi di prevenzione e protezione), RLS (Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza) e tutti i soggetti coinvolti.

 

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