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“Pane, mortadella e mele”: mercoledì 27 settembre la Comunità Incontro Onlus di Amelia celebra l’inizio del progetto comunitario. Partecipa anche Don Antonio Coluccia.

Era il 27 settembre del 1979 quando Don Pierino Gelmini con una manciata di figli dell’amore, come li chiamava, arrivò da Roma a Molino Silla, all’epoca un casale sperduto e diroccato. Davanti al fuoco di un camino, Don Pierino e i ragazzi si ritrovarono all’ora di cena a mangiare pane, mortadella e mele: con la condivisione di un pasto semplice ma pieno di significato, da tre generazioni si onora il ricordo di quella prima sera e si rinnova, nell’accoglienza, l’esempio di Don Gelmini.

Mercoledi 27 settembre le celebrazioni avranno inizio nell’Auditorium di Molino Silla alle ore 12.00 con una Santa Messa officiata da S.E. Mons. Francesco Antonio Soddu, Vescovo della Diocesi di Terni-Narni-Amelia, coadiuvato da Don Antonio Coluccia, prete e uomo coraggioso, definito “Il prete antispaccio di San Basilio”, una delle piazze più contese e pericolose del narcotraffico a Roma.
Don Antonio vive da tempo sotto scorta per aver sfidato la mafia che controlla fiumi di droga nella Capitale.Dopo il recente attentato che ha messo a rischio la sua vita, torna a Molino Silla e grazie alla sua presenza le celebrazioni di quest’anno assumeranno un valore ancora più profondo per ribadire il NO a qualsiasi forma di dipendenza e uso di sostanze!

Alle ore 13.00, nel refettorio, è previsto il tradizionale pranzo con “Pane Mortadella e Mela” insieme alle autorità, allo staff multidisciplinare e ai ragazzi impegnati nel percorso di recupero; la giornata si concluderà con un momento di riflessione e d’incontro negli spazi antistanti la Madonnina del Sorriso. Sarà presente anche Nicola Guida, neo Presidente della Ternana Calcio.

Per il capo struttura della Comunità Incontro Onlus, Giampaolo Nicolasi “Il 27 settembre per la Comunità è la giornata per onorare l’impegno di Don Pierino nella lotta alla droga. Un impegno che come Comunità rinnoviamo ogni giorno monitorando le addictions e adeguando costantemente i nostri protocolli di cura alle nuove dipendenze, prestando una forte attenzione anche alle attività di prevenzione e sensibilizzazione, fondamentali per portare il messaggio di Don Pierino tra i giovani: NO alla droga, SI alla vita!”.

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