Dopo aver appreso la notizia da Il Messaggero della consegna in Procura di un fascicolo riguardante violazioni alla normativa ambientale da parte dell’inceneritore Terni Biomassa, ex Printer, interviene il Comitato No Iceneritori che ricorda come si siano ” succeduti diversi incidenti nell’ultimo anno; fumate nere dal camino e da sezioni dell’impianto che ci hanno ricordato come da un inceneritore non esca aria fresca ma inquinanti di cui alcuni riconosciuti come cancerogeni certi. Fin dai tempi della società Printer, quella afferente alla galassia Tecnofin-Tecnocentro per capirci, l’impianto in questione non ha mai assicurato grandi performance, malgrado venisse decantato come innovativo, sostenibile e addirittura alternativo all’incenerimento per via della sua (ormai ex) tecnologia a pirolisi”.
“Riteniamo – conclude la nota del Comitato – che in vista della prossima Conferenza dei Servizi di cui ad oggi ignoriamo la data dopo il rinvio deciso nella seduta dello scorso 5 aprile, alla luce delle violazioni e degli incidenti accaduti in questi mesi passati e degli sforamenti alle emissioni generate da questi, la Regione anziché attendere il giudizio del tribunale, si assuma la responsabilità di rigettare l’istanza presentata dalla Terni Biomassa per l’ottenimento dell’Autorizzazione Integrata Ambientale, il Sindaco confermi il suo parere negativo depositato a settembre scorso, la ASL esca dal complice silenzio che abbiamo denunciato più volte, e così obbligare alla chiusura di un impianto inutile e dannoso”.
Foto: (archivio) TerniLife ©