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Decreto di espulsione, la Polizia accompagna un albanese alla frontiera: non può rientrare in Italia per 10 anni

E’ stato accompagnato sabato in frontiera, dalla Polizia di Stato di Terni, un cittadino albanese che era stato condannato per una serie di reati, commessi nel centro Italia dal 2016. L’uomo, di 48 anni, si trovava nel carcere di via Sabbione, dopo aver passato oltre cinque anni in altre case circondariali italiane, per produzione e traffico illecito di sostanza stupefacente, uso di atto falso e falsità materiale. Già espulso dalla Questura di Viterbo nel 2016, nel 2017 era rientrato in Italia con un documento greco falso, commettendo vari reati, sia nella Tuscia, che a Roma; era stato poi arrestato dalla Polizia di Stato di Viterbo e condannato a 7 anni, 5 mesi e 10 giorni di reclusione. Scontati cinque anni, il Magistrato di Sorveglianza di Frosinone ha emesso nei suoi confronti l’espulsione giudiziaria, la misura alternativa alla detenzione che può essere applicata quando il periodo di reclusione da scontare è inferiore ai due anni.

L’Ufficio Immigrazione della Questura di Terni, a questo punto ha ottenuto, grazie all’attività della 3° Sezione, il lasciapassare presso l’Ambasciata di Albania a Roma e sabato mattina l’albanese è stato prelevato dalla struttura detentiva e portato all’aeroporto di Perugia, dove è stato imbarcato su un volo per Tirana.

Divieto assoluto per lui di rientro in Italia per 10 anni; in caso di inottemperanza, se fermato, verrà di nuovo arrestato e, oltre all’anno e mezzo restante di reclusione, dovrà scontare anche il periodo che la legge prevede per non aver rispettato il divieto di rientro.

Dall’inizio del 2023, l’Ufficio Immigrazione ha proceduto all’espulsione di 91 cittadini stranieri.

Foto: TerniLife ©

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