È stato firmato questa mattina a Perugia l’accordo tra Governo, Regioni e Province autonome Regioni “INSIEME PER LA TRASFORMAZIONE DIGITALE”. Un patto per mettere in chiaro i principi con cui Stato, Regioni e Province Autonome si sono impegnati a fondare una leale collaborazione a supporto dell’innovazione tecnologica del Paese che sia sostenibile, sicura, efficace, inclusiva e che garantisca la sovranità digitale italiana.
L’intesa è stata siglata presso la Sala Brugnoli di Palazzo Cesaroni, a Perugia, durante il 1° meeting annuale della Commissione per l’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione, organizzato dalla Regione Umbria in Collaborazione con la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome e la fondazione Umbria Jazz.
L’evento “JAZZ & DIGITAL: Diamo ritmo all’innovazione” ha trovato spazio nella splendida cornice dell’Umbria Jazz Festival, il famoso festival che celebra il suo 50º anniversario quest’anno. In questo meeting il mondo della pubblica amministrazione ha incontrato alti profili del settore privato per confrontarsi sulle nuove sfide in materia di innovazione tecnologica e digitalizzazione.
L’evento, diretto e interpretato dal Coordinatore della Commissione per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, l’Assessore della Regione Umbria Michele Fioroni, ha visto la partecipazione del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega all’innovazione tecnologica e transizione digitale, il Senatore Alessio Butti; del Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, Massimiliano Fedriga; della Presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei; del Sindaco del Comune di Perugia, Andrea Romizi; del Managing Partner McKinsey Mediterraneo e Director McKinsey Global Institute, Marco Piccitto; del Vicepresidente Confindustria con delega al Digitale e Vice President of Cisco Southern Europe, Agostino Santoni; del Professore Ordinario al Politecnico di Milano, Presidente Made – Competence Center Industria 4.0, Marco Taisch e degli assessori con delega all’innovazione tecnologica e la digitalizzazione delle regioni italiane.
“JAZZ & DIGITAL” è stato strutturato in jam session in cui gli assessori con delega all’innovazione tecnologica e la digitalizzazione delle regioni e province autonome italiane si sono confrontati sulle principali tematiche e sfide legate al cloud, alla cybersicurezza, all’economia dei dati e all’intelligenza artificiale nel “decennio digitale europeo”, proseguendo il percorso che porterà al “Festival delle Regioni 2023” che si terrà a Torino il prossimo autunno.
Il Sindaco di Perugia Avv. Andrea Romizi ha dichiarato che: “È un onore per noi ospitare il 1° meeting della Commissione per l’Innovazione tecnologica e digitalizzazione. Il fatto che Perugia sia stata scelta come palcoscenico per questo momento di confronto di altissimo livello ci rende felici e orgogliosi, anche perché quello del digitale è sempre stato un tema centrale per la nostra amministrazione, che ha guidato e indirizzato l’azione dell’ente sin dalla prima consiliatura.
Da sempre consapevoli delle infinite opportunità rappresentate dalle nuove tecnologie abbiamo deciso di lavorare con impegno e convinzione in questa direzione, per cavalcare e rendere concreto un cambiamento che oggi investe ogni aspetto della società, modellandola secondo nuove dinamiche e inediti paradigmi. “ -Prosegue raccontando l’esperienza di Perugia: “Il primo frutto di questo lavoro è stata la bellissima storia della Perugia ultradigitale, che ha visto la nostra città capofila della rimonta italiana della banda ultra larga.
Nello scenario di cambiamento e di transizione digitale internazionale, la città di Perugia ha avuto l’ambizione di essere tra i protagonisti.
Oggi la maggior parte delle unità immobiliari è servita dalla fibra, ed entro il 2026 si arriverà a valori di almeno il 98% di utenti serviti, senza ritardi, con la tecnologia più performante disponibile. I servizi on line per i cittadini sono notevolmente aumentati negli ultimi cinque anni. Lo step successivo è quello di rendere Perugia la città del dato.
Abbiamo sviluppato un modello smart city e il risultato raggiunto è stato quello di non avere più differenti spazi di archiviazione dei dati esclusivi, ossia ad uso di uffici specifici, ma un unico ambiente di archiviazione. Il Sistema Informativo Territoriale (SIT) è stato aggiornato e implementato. Combinando le informazioni dei rilievi, è stata costruita una banca dati di immagini e, soprattutto, è stato elaborato il modello della città 3D attraverso nuvole di punti che forniscono così nuove funzionalità e utilità. Il passaggio più avanzato della digitalizzazione del nostro Comune è così rappresentato dal Digital Twin, dal gemello digitale della Città di Perugia, una nuova infrastruttura basata sul dato. Questa nuova piattaforma digitale raccoglie, analizza e mette in connessione dati provenienti da diverse fonti (smart city, open data, dati IoT). I dati diventano informazioni e le informazioni sono imprescindibili per rendere il processo decisionale migliore, più performante.”- Conclude poi: “La rivoluzione digitale che coinvolge ogni ambito della nostra società si sta compiendo sotto i nostri occhi, trasformando il mondo al quale eravamo abituati. Ma questo ci rende consapevoli che tale trasformazione sarà possibile e compiuta solo se insieme, tutti insieme, sapremo collaborare, facendo rete e realizzando un vero ecosistema armonico e inclusivo. La firma dell’accordo di collaborazione tra Governo e Regioni è uno step decisivo alla realizzazione di un ambiente digitale più giusto, più utile e più democratico. Dobbiamo essere uniti. Dobbiamo suonare tutti lo stesso spartito. Anche perché il digitale è la colonna sonora del nostro presente e del nostro futuro.”
La Presidente della Regione Umbria, Avv. Donatella Tesei afferma: “L’evento JAZZ & DIGITAL dimostra come l’approccio alle politiche per l’innovazione e la digitalizzazione deve necessariamente coinvolgere sia il settore pubblico che quello privato. A questo proposito permettetemi un sentito ringraziamento a tutti gli attori pubblici e privati che hanno partecipato con il loro prezioso contributo.” – Aggiunge poi: “La trasformazione digitale non è un settore d’intervento a sé stante, ma può essere sostenuta solo mediante una visione veramente trasversale e condivisa a tutti i livelli amministrativi e privati. L’armonia complessiva delle politiche che riguardano l’innovazione e la digitalizzazione deve essere strutturata e diretta come gli strumenti di un’orchestra sinfonica. L’accordo firmato dal Governo e dalle Regioni italiane: “INSIEME PER LA TRASFORMAZIONE DIGITALE”, mira in questo senso a strutturare lo spartito per un’armoniosa collaborazione tra Stato, Regioni e Province Autonome.” -Conclude: “Lo spirito di collaborazione e confronto che si è esibito durante l’evento, dimostra la concretezza di una visione di una pubblica amministrazione che può essere davvero agile, efficiente e centrata sul cittadino. Una visione che come Presidente della Regione Umbria, non posso che essere lieta di rappresentare con grande entusiasmo.”
Così il Coordinatore della Commissione per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, Ass.re Michele Fioroni ha commentato l’evento: “Il 1° meeting annuale della Commissione per l’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, è stato un importante momento di confronto in cui i massimi livelli del settore privato hanno incontrato il settore pubblico per individuare insieme il futuro dell’innovazione e del digitale. Le visioni condivise e l’adozione di nuove tecnologie sono i pilastri su cui costruire una società digitale avanzata. Le nuove tecnologie rappresentano infatti un terreno fertile per l’innovazione e la crescita economica. Dall’intelligenza artificiale all’Internet delle cose (IoT), passando per il cloud computing e la realtà aumentata, il panorama tecnologico è in continua espansione. È fondamentale adottare un approccio proattivo nell’esplorare queste nuove frontiere e nell’integrare tali tecnologie nella nostra vita quotidiana. Dalle smart cities alle reti di trasporto intelligenti, dall’e-health all’automazione industriale, le possibilità offerte dalle nuove tecnologie sono infinite. La metafora del jazz trova un parallelo affascinante nel mondo delle politiche per l’innovazione e il digitale. Come il jazz, la politica è caratterizzata da tensioni e dissonanze, ma anche da momenti di armonia e sinergia. Attraverso la collaborazione tra Stato e Regioni, come simboleggiato dall’accordo “INSIEME PER LA TRASFORMAZIONE DIGITALE” firmato durante l’evento dal Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega all’innovazione tecnologica e transizione digitale, il Senatore Alessio Butti e dal Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, Massimiliano Fedriga, stiamo creando una partitura jazz. Ogni regione metaforicamente suona la propria nota, contribuendo a un’opera complessa e coerente. Sfruttando la metafora del jazz, possiamo quindi affrontare le tensioni e le dissonanze con fiducia, lavorando insieme per creare un’armonia sinergica. È il momento di suonare la nostra nota distintiva e costruire una partitura jazz che rimarrà come eredità per le future generazioni. In questo meeting la melodia delle idee si é intrecciata con il ritmo del digitale per comporre insieme un futuro all’insegna dell’innovazione.”
“Il cloud è in costante crescita e sempre più centrale nei processi di trasformazione digitale. Secondo l’Osservatorio Digital Innovation del Politecnico di Milano nel 2021 i servizi cloud hanno registrato un volume d’affari di 3,8 miliardi di euro, superando i 4,5 miliardi di euro nel 2022, con una crescita del 18. Numeri che dimostrano come settore pubblico e privato riconoscano i notevoli benefici del cloud computing in termini di crescita ed efficienza. Tra questi, l’accesso facilitato alle tecnologie, la flessibilità e adattabilità, il risparmio sui costi energetici, essenziali in questa fase critica per i bilanci aziendali, nonché la rapidità nell’innovazione e nell’espansione sia in termini di dimensione che di territorio. Ma possiamo e dobbiamo far meglio per salire ulteriormente dall’attuale 18° posto nel DESI, l’Indice elaborato dalla Commissione Europea che fotografa lo stato di digitalizzazione esistente negli Stati membri UE. Anche perché, secondo uno studio commissionato da Amazon Web Services (AWS) e condotto da Public First, intitolato “Valorizzare il potenziale digitale dell’Italia”, il piano dell’Unione Europea per il decennio digitale potrebbe generare in Italia 251 miliardi di euro, pari al 16% dell’economia nazionale attuale e oltre la metà di questo potenziale risultato sarebbe generata proprio grazie all’adozione del cloud computing.” Commenta il Director of Public Policy, Italy & South Eastern Europe AWS, Franco Spicciariello- “Scegliere il cloud per i territori significa scegliere di avere città più intelligenti e sostenibili. Sono numerosi gli esempi di come l’adozione di tecnologie cloud abbia permesso la digitalizzazione di importanti servizi. Grazie alle tecnologie che AWS mette a disposizione, come l’intelligenza artificiale vocale e i datalakes, le amministrazioni possono avere accesso a dati affidabili e in tempo reale che ogni giorno possono supportare nelle valutazioni e nell’adozione di decisioni critiche, districandosi tra le complesse questioni che le riguardano.
È dunque importante continuare a investire su questa tecnologia, insistendo su sempre più elevati standard di cybersecurity e privacy, e puntando sulla formazione delle competenze digitali della popolazione per creare crescita e sviluppo economico per le nostre Regioni”.
Il Vicepresidente di Confindustria con delega al Digitale e Vice Presidente of Cisco Southern Europe, Agostino Santoni, ha commentato “Confindustria sta dedicando grandi energie per sensibilizzare imprese e istituzioni per creare una cultura dell’innovazione a livello Paese e per assicurare al mondo imprenditoriale adeguate politiche industriali per la trasformazione digitale. Abbiamo individuato alcune leve strategiche prioritarie per promuovere il processo di digitalizzazione attraverso iniziative e progetti nazionali: le Competenze Digitali, lo sviluppo di progetti per un’Economia dei Dati nazionale e la promozione della Cybersecurity per protezione delle infrastrutture e asset produttivi del Paese.
Le Competenze Digitali giocano un ruolo fondamentale nel processo di trasformazione digitale e la fase di doppia transizione in atto, verde e digitale, che l’Europa si trova ad affrontare in questi anni, avrà enormi ricadute sul mercato del lavoro. Le due transizioni porteranno ad un aumento del fabbisogno di nuove figure professionali, con competenze specifiche nel campo dell’utilizzo delle tecnologie alla base dei processi produttivi del futuro, e dovremo farci trovare pronti, formando adeguatamente la forza lavoro, attuale e potenziale. Il sistema industriale genera innovazione ed è chiamato a svolgere una funzione di “social responsability” nei confronti di tutti cittadini, andando a ricoprire un ruolo da protagonista nel percorso di formazione e sviluppo delle competenze della popolazione italiana.” – Prosegue: – “Altro tassello del processo è promuovere lo sviluppo dell’Economia dei Dati e di tutte le tecnologie che ne assicurano il funzionamento. L’economia dei dati può sbloccare nuovo valore per le aziende, creare nuovi business model e agire come un vero e proprio moltiplicatore della digitalizzazione per le imprese. Immaginiamo un futuro in cui le aziende saranno pienamente integrate nella data economy e che tratteranno i propri dati come un asset da utilizzare, monetizzare e sviluppare.
Se i benefici del processo di trasformazione digitale sono a tutti evidenti, è altrettanto necessario evidenziare i rischi connessi ad un utilizzo errato delle tecnologie digitali, in grado di connettersi in rete e di scambiare e processare informazioni in tempo reale. Proteggere reti, sistemi informativi e dati è oggi una priorità che richiede un approccio consapevole, sistematico e coeso sia a livello nazionale che a livello europeo.” – conclude: “Riteniamo fondamentale promuovere iniziative per la diffusione della cultura e la pratica della cybersecurity tra le nostre imprese, in larghissima parte PMI che per natura e dimensioni incontrano difficoltà nell’approcciare i temi della transizione
digitale e, nello specifico, il tema della sicurezza informatica ad essa collegato.”
“Oggi possiamo dire con grande soddisfazione che abbiamo raggiunto un traguardo significativo: l’istituzione di una giornata annuale dedicata al confronto tra i membri della Commissione per l’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, su temi tecnologici che influenzano sempre di più le nostre vite, verso la promozione di un dialogo costruttivo tra i rappresentanti delle istituzioni, gli accademici, gli esperti del settore e delle aziende. Questo permette di condividere conoscenze, esperienze e punti di vista, favorendo una comprensione più approfondita delle sfide e delle opportunità che l’IA e altre tecnologie emergenti presentano”. Commenta Marco Taisch Presidente Made – Competence Center Industria 4.0 e Professore ordinario al
Politecnico di Milano, che continua: “È fondamentale che le istituzioni siano consapevoli del livello di innovazione offerto dalla tecnologia, che comprendano le nuove applicazioni e i nuovi strumenti disponibili sia per cogliere le opportunità derivanti dal loro utilizzo, sia per definire le regole del gioco. La tecnologia – come spesso si sente dire – non è di per sé né buona né cattiva, dipende dall’uso che ne facciamo. Le istituzioni devono definire le linee guida affinché le tecnologie vengano utilizzate al meglio e per i fini più nobili”.