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Narni, servizi ridotti al Ser.D., per il sindaco è necessario evitare l’accrescere di problematiche sociali

Il Sindaco Lorenzo Lucarelli è intervenuto sulla vicenda della riduzione dei servizi del Ser.D. di Narni scalo, sottolineando che non sarà facile continuare a garantire, con una tale situazione, le attività programmate in collaborazione con l’ambito sociale di zona, la Regione Umbria e l’Anci. Sempre Lucarelli osserva che è assolutamente necessario e doveroso trovare un equilibrio tra le esigenze di razionalizzazione e quelle dell’utenza per evitare di accrescere le problematiche sociali legate alle dipendenze di varia natura. In una nota diffusa dal Comune si evidenzia la netta riduzione dei giorni di apertura del servizio Usl 2 dopo il pensionamento della responsabile e lo spostamento della maggior parte delle attività all’analoga struttura di Terni.

Il servizio, si ricorda poi, risponde da tanti anni ai bisogni delle persone con problemi complessi e legati a stili di vita non adeguati e la nuova organizzazione sta creando notevoli disagi a tutte le persone in carico, non solo per gli aspetti legati alla somministrazione delle terapie farmacologiche sostitutive. Per i molti pazienti, riferisce sempre la nota del Comune, non è facile accettare la nuova situazione o pensare di recarsi a Terni anche per problemi di spostamenti, dovuti al fatto che il Ser.D. Narni-Amelia serve un bacino molto ampio che va da Attigliano a Calvi dell’Umbria.

Questo può significare per molti l’allontanamento dal servizio stesso. Il Ser.D., soprattutto in questi ultimi anni, sottolinea il Comune, aveva inoltre cercato di attuare un lavoro di rete con gli altri servizi dell’Usl 2, con le scuole, i Comuni del territorio e le associazioni allo scopo di intercettare le difficoltà prima della loro insorgenza e promuovere consapevolezza riguardo a stili di vita sani. Un esempio di questa collaborazione è stata la creazione, nel 2019, di uno sportello di ascolto come supporto alle tante persone che difficilmente si sarebbero rivolte alla strtutura sanitaria. La riduzione delle giornate di apertura e del personale a favore dei due Ser.D. principali di Terni e Foligno non potrà più garantire la prosecuzione di queste attività, mettendo così a rischio il lavoro svolto per facilitare e consolidare i percorsi di cambiamento delle persone.

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