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Cantieri Anas più rapidi: al lavoro dalle 7 alle 19, sabato compreso

La Direzione regionale dell’Anas ha accolto la richiesta dell’Assessorato alle Infrastrutture e Trasporti della Regione Umbria relativa alla necessità di ampliare la fascia oraria dei cantieri dalle 7 alle 19, sabato compreso, con l’obiettivo della velocizzazione delle lavorazioni e la conseguente riduzione della durata, e ha invitato i direttori dei lavori a formalizzarla alle imprese esecutrici.

È l’Assessorato regionale a darne comunicazione, ricordando che il completamento del programma di manutenzione straordinaria ultradecennale da parte dell’ANAS per le principali direttrici statali in Umbria entro il 2024 è obiettivo prioritario che va perseguito con razionalità e che occorre investire senza ritardi le somme disponibili da anni, circa 1 miliardo di euro per la sola manutenzione, per migliorare definitivamente la rete delle principali strade statali sul territorio umbro che fino al 2019 si presentavano in condizioni di rilevante obsolescenza.

In tre anni di forte impegno sono stati perseguiti risultati di assoluto rilievo. Lo stato delle pavimentazioni era fortemente degradato, caratterizzato dalla presenza di tratti estesi con buche a causa del sottofondo che, in passato, non veniva trattato con le tecniche attuali di fresatura profonda e ricostruzione con calce e cemento; non esisteva o quasi la barriera spartitraffico brevettata di massima sicurezza con la raccolta dell’acqua piovana per evitare l’effetto ‘aquaplaning’ mentre era appena iniziato il lavoro di riqualificazione dei muri perimetrali di contenimento e il consolidamento di quei viadotti che presentavano spesso ferri sporgenti arrugginiti, con una attenzione odierna volta alla totale sicurezza. La generalità delle gallerie ha ormai l’impiantistica a norma, con l’illuminazione a led molto più efficace.

I lavori, rileva l’Assessorato, hanno comportato indubbiamente dei sacrifici ai viaggiatori che saranno ampiamente compensati, al termine di questo intenso programma di investimenti, da vari decenni di relativa tranquillità: le percentuali di completamento del programma stanno raggiungendo valori molto elevati e ci si avvicina gradualmente al 100%. Dai 42 milioni impegnati nel 2019 si è passati ai 91 del 2021, ai 97 del 2022, ai 109 milioni previsti nel corso di quest’anno. Soltanto sulla E45 sono stati ultimati ad oggi 280 km di pavimentazione profonda su 300, cioè il 93%, ma anche il 60% del New Jersey, il 54% di consolidamento di ponti e viadotti e la totalità della riqualificazione dell’impiantistica nelle gallerie.

A questo si aggiunge una serie di nuove opere di minore consistenza rispetto alle grandi opere, alle une e alle altre delle quali la Regione ha dedicato un’attenzione particolare, con la graduale apertura di cantieri significativi che trasformeranno l’Umbria entro il 2030 in una regione molto più avanzata e permeabile dai flussi turistici e commerciali portatori di riqualificazione e nuovo sviluppo, con un’attenzione all’ambiente senza precedenti. L’obiettivo di un decennio, 2020-2030, è il minimo per le grandi opere ferroviarie e stradali che renderanno l’Umbria una regione molto meglio infrastrutturata rispetto a problematiche che solo all’insediamento di questa Giunta regionale apparivano in gran parte irrisolvibili.

È stata introdotta, inoltre, la prassi della presentazione a Palazzo Donini, nella sede della Presidenza della Giunta regionale, della programmazione annuale dei cantieri per informare al meglio le comunità locali sugli impegni che gradualmente ci saranno, ma anche per rendere tutti edotti della razionalità delle scelte che tendono a ridurre i sacrifici, pur mantenendo alti i ritmi delle lavorazioni, appaltate con gli accordi quadro ad imprese umbre.

Ciò che adesso necessita è insistere, e il rappresentante dell’Assessorato alle Infrastrutture e Trasporti lo sta facendo in prima persona, affinché cambi l’abitudine finora invalsa di gestire questi cantieri come normali cantieri edili e se ne ampli l’operatività, dalle 7 del mattino alle 19 della sera, inserendo il sabato fra le giornate lavorative.

Proprio recentemente la Direzione ANAS dell’Umbria ha concretizzato tale richiesta in una nota circolare, spiegano dall’Assessorato, in cui si invitano i direttori dei lavori a formalizzare questa necessità impellente alle imprese per uniformarsi alla pressante richiesta manifestata dalla Regione. Questo comporterà certamente, a parità di cantieri aperti, una loro minore durata, minori sacrifici per l’utenza e quindi anche una minore incidentalità che comunque, a causa delle distrazioni degli automobilisti, spesso si verifica con tamponamenti e problematicità nei cambi di corsia.

Il rappresentante dell’Assessorato regionale informa che verificherà personalmente, insieme all’ANAS, che tali direttive vengano attuate fin dalle prossime settimane, con sopralluoghi puntuali perché le code che si verificano soprattutto nei rientri dalle giornate festive causano ritardi di una certa rilevanza nei tempi medi di percorrenza, soprattutto nell’area del casello di Orte, dove si cumulano i cantieri del Lazio con quelli dell’Umbria, una situazione che va possibilmente evitata.

 

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