“Dopo il calo di iscritti registrato negli ultimi anni, anche a seguito della crisi che ha attanagliato il settore dell’edilizia, attualmente i numeri stanno risalendo grazie soprattutto alla ripresa del comparto dovuta in buona parte alla spinta data dai bonus su efficientamento energetico, riqualificazione e adeguamento sismico. La categoria si sta di nuovo ripopolando e oggi contiamo 77mila iscritti alla cassa di previdenza e ulteriori 20mila iscritti all’albo ma non alla cassa”. A fornire questi dati relativi alla professione del geometra, giovedì 6 aprile al Park Hotel di Perugia, è stato Diego Buono, presidente nazionale della Cassa geometri, l’ente pubblico per la previdenza e assistenza della categoria. Buono è, infatti, in tour per l’Italia per far conoscere agli associati qual è la situazione di sostenibilità della cassa stessa, ma anche per aggiornarli su tutti i prodotti di welfare e assistenziali che la cassa eroga. All’incontro con i professionisti umbri, erano presenti oltre 200 geometri da tutta la regione, compresi i presidenti dei collegi provinciali di Perugia, Enzo Tonzani, e Terni, Roberto Riommi. Nel corso dell’evento è stato delineato anche il quadro regionale della categoria che conta oggi 2.139 geometri umbri iscritti alla cassa di cui circa 1.700 attivi e circa 400 in pensione. “Periodicamente – ha commentato Tonzani – insieme ai colleghi di Terni incontriamo i nostri rappresentanti nazionali, in modo particolare chi rappresenta la cassa perché è il nostro futuro. Quando ho iniziato a svolgere la professione, quindi oltre 40 anni fa, il rapporto a livello nazionale tra attivi e pensionati era dodici colleghi che lavoravano per uno che prendeva la pensione; oggi siamo a 2,2 che svolgono attività libero professionale rispetto a uno che è in pensione. Questo è motivo di preoccupazione per il futuro, anche se ho notizie che la cassa gode di buona salute e che le norme che devono essere rispettate per la sostenibilità nei prossimi 50 anni, almeno sulla carta, sono garantite”. In questo senso, d’altronde, vanno letti anche i dati forniti in quest’occasione rispetto al reddito medio, che a Terni risulta più 55,63 per cento e a Perugia 40,62 per cento, e al volume d’affari, a Terni più 53,36 per cento e a Perugia più 40,13 per cento. Una professione, quindi, “che – ha commentato Tonzani – torna a essere attrattiva anche per quanto riguarda il reddito” e rispetto alla quale il Collegio dei geometri di Perugia sta facendo da tempo un importante lavoro in sinergia con tutte le scuole della provincia per permettere ai giovani di riscoprirla e avvicinarcisi.
“La vicinanza della cassa agli iscritti è fondamentale – ha quindi affermato Riommi –. Se non conosciamo le dinamiche in cui la cassa si muove, sembra che si subiscano provvedimenti scomodi e difficili da affrontare. Se poniamo una sensibilità giusta su cosa la cassa sta facendo e dove ci sta portando, ci risulterà invece tutto più chiaro. Questo rapporto va, inoltre, ad accrescere un senso di appartenenza alla categoria”.