“Dodicimila le filiali bancarie chiuse negli ultimi dieci anni, 4 milioni di italiani senza una banca, 3mila comuni scoperti. Soltanto in Umbria in sei anni sono stati chiusi oltre 163 sportelli bancari, 35mila cittadini umbri si ritrovano senza sportello bancario e ben 25 comuni su 92 sono senza filiale. Sono questi i numeri drammatici della desertificazione bancaria, un fenomeno in crescita dai preoccupanti risvolti anche in termini occupazionali. La chiusura di una filiale impoverisce economicamente e socialmente il territorio. Nella maggior parte dei casi, infatti, si tratta di una scelta aziendale dei singoli istituti bancari che però non determina il venir meno dell’esigenza di un presidio bancario, specialmente per quella parte di popolazione più anziana che non ha immediato accesso ai servizi bancari online, ma anche per quella parte – non indifferente – che non ha a disposizione una rete internet efficiente. Il pericolo concreto è che tali utenti fuoriescano dal circuito bancario con aumento del rischio di usura. Non possiamo in alcun modo accettare di andare incontro a queste conseguenze. Pertanto ho raccolto il grido di allarme lanciato dalla la FABI e ho deciso di depositare un’interrogazione parlamentare per chiedere al Governo in che modo intende evitare la desertificazione bancaria soprattutto nelle aree interne e nei comuni minori. Per arginare la progressiva chiusura di sportelli e filiali occorre promuovere un tasso minimo e geograficamente omogeneo di riassunzioni. In tal senso il Governo può e deve fare la sua parte”. Così in una nota la deputata del Movimento 5 Stelle, Emma Pavanelli.
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