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Amelia, Fp Cgil, Fp Cisl e Uil Fpl: un altro pezzo di sanità pubblica è stato smantellato

“Un altro pezzo della sanità pubblica umbra è stato smantellato, un altro disastro della Usl Umbria 2, decisioni prese dall’oggi al domani senza una programmazione, senza un confronto con i rappresentanti dei lavoratori, senza coinvolgere le cittadine e i cittadini”. Ad affermarlo in una nota sono Valentina Porfidi e Giampiero Pincanelli (Fp Cgil), Pietro Cancellieri (Fp Cisl) e Sandro Peciarolo (Uil Fpl) in riferimento al trasferimento di operatori, professionisti e pazienti dall’ospedale di Amelia a quello di Narni “fatto frettolosamente all’ultimo momento come per non dare tempo di reagire e portare a compimento il ‘misfatto’ il prima possibile”.
“La direzione aziendale ha avuto talmente fretta che non sono stati avvisati neanche i familiari dei malati – stigmatizzano i sindacati – mentre gli operatori sanitari sono stati trattati come degli oggetti, non è stato previsto un minimo percorso di affiancamento, per loro non c’è stata nessuna informativa in termini di attribuzioni, di turnistica e competenze”.
Fp Cgil, Fp Cisl e Uil Fpl rimarcano che organizzazione del lavoro, accorpamenti e modifiche di strutture sono responsabilità della direzione generale aziendale, su indicazione della Regione: “Ma tutto questo non può avvenire senza un confronto e un coinvolgimento delle organizzazioni sindacali, da noi più volte richiesto e mai avvenuto, nonostante questo sia previsto dai contratti nazionali di lavoro – affermano le tre sigle – Ma, a parte questo, se un’azienda vuole ottenere buoni risultati non può prescindere dalla collaborazione degli operatori sanitari, infermieri, medici, oss, fisioterapisti, tecnici, etc”.

Ora, la direzione della USL Umbria 2 garantisce che in tempi brevissimi verrà attivato l’ospedale di comunità ad Amelia, con 20 posti letto, “ma come al solito – rilevano ancora i sindacati – non viene spiegato come, con che modalità, con quale organizzazione, quali servizi verranno garantiti, quali scompariranno, quante promesse realmente saranno mantenute e quante, come ormai è prassi, non verranno mai realizzate”.

Fp Cgil di Terni, Fp Cisl e Uil Fpl prendono atto che “continua implacabile l’operazione di smantellamento della sanità pubblica nella provincia di Terni tramite il Piano sanitario Regionale, attraverso la Convenzione Regione Università che già sta depotenziando il ruolo dell’ospedale di Terni che rischia di perdere la Cardiochirurgia, la Neurochirurgia Radiologica, la Chirurgia Maxillofacciale e la Chirurgia della mano, impedendo di esprimere le potenzialità che lo hanno reso eccellenza nazionale. A questo disastro non possiamo assistere inermi, non lo abbiamo mai fatto – concludono i sindacati – Porteremo avanti con ancora più convinzione e tenacia la vertenza sanità aderendo alla manifestazione di sabato 11 a difesa dell’ospedale di Amelia”.
Foto: TerniLife ©
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