Celebrata nella basilica di San Valentino festa delle nozze d’oro presieduta da mons. mons. Baldassarre Reina vescovo ausiliare di Roma, concelebrata dal parroco di San Valentino padre Johnson Perumittath e da don Marco Castellani.
Circa 70 coppie, provenienti da Terni e provincia, dall’ Umbria, da Arezzo, Pesaro, da Roma, Montreaux e dal Messico accompagnati dai figli e nipoti, hanno rinnovato davanti all’urna di San Valentino gli impegni consacrati sull’altare nel giorno del matrimonio. Tra loro anche una decina di coppie che hanno celebrato i 60 anni di matrimonio, i 55 e 53 anni.
Un incontro che celebra l’amore sponsale e familiare, sottolineando il valore forte della famiglia per la crescita dei figli e nella trasmissione dei valori e della fede. La tradizione della celebrazione della ricorrenza dei 50 anni di matrimonio nella basilica di San Valentino, che si rinnova da decenni, rappresenta una grande preghiera corale per le famiglie perché s’irrobustisca l’amore reciproco, l’attenzione e la tenerezza nel prendersi cura gli uni degli altri con sincerità e rispetto. “Benedetto sei Padre, perché ci hai benignamente assistito nelle vicende tristi e liete della vita; aiutaci con la Tua Grazia a rimanere sempre fedeli nel reciproco amore” le parole pronunciate dalle coppie di sposi.
Salutando i presenti mons. Reina ha rivolto parole di benvenuto e di augurio per questa importante ricorrenza, sottolineando la bellezza di celebrarla nella chiesa del Santo Patrono dell’amore.
«Il vangelo ci ricorda la necessità di mettere Dio al primo posto, per andare incontro ad una vita felice – ha detto il presule nell’omelia -. Ma tante sono le tentazioni che si affrontano ogni giorno, come per Gesù nel deserto. La prima è quella della materialità, pensare che le cose materiali siano le più importanti, quando ciò prende tutto lo spazio della vita e viviamo in funzione delle cose materiali. Ma come ci ricorda il vangelo di Matteo: “Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio” per sottolineare che la materia non può soddisfare il desiderio di infinito che è dentro di noi, allora i beni materiali diventano secondari. C’è poi la tentazione di sfidare Dio e mettersi in concorrenza, mentre noi crediamo in Lui e dovremmo vivere in una relazione di fiducia con il Padre. Dio oggi è diventato marginale. Dov’è Dio nella nostra vita? Siamo tutti condizionati dal clima culturale che porta a pensare che Dio non sia importante e sia solo un retaggio del passato. Mentre Gesù ci insegna ad avere una relazione filiale con Dio Padre, che questo vostro importante anniversario può rilanciare nel suo valore profondo. L’altra tentazione è quella di dominare l’altro, ritenersi migliori degli altri. Nella società contemporanea così incattivita per conflitti e violenze, ma anche quante piccole guerre nelle nostre famiglie, si discute senza mai rivedere le proprie posizioni. E allora quanta umiltà serve nelle relazioni, di quanta gentilezza abbiamo bisogno per rendere umane le nostre famiglie. Queste condizioni di umanità, gentilezza e dolcezza rendono la vita bella. Allora chiediamo al Signore di essere più saldi in Lui e costruire la famiglia e la società intorno a Lui ed avere atteggiamento umile e rispettoso. Che il Signore ci doni giorni di pace nel mondo e nelle famiglie».
La preghiera a San Valentino patrono dell’amore e la benedizione del vescovo Reina hanno concluso la celebrazione. Ai partecipanti è stata consegnata la pergamena ricordo e alle signore un omaggio floreale.
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