Vivere in Umbria meridionale vuol dire avere meno possibilità di sopravvivere in situazioni di emergenza. Lo dice Thomas De Luca del Movimento 5 Stelle. “Ad Orvieto questa situazione si sta facendo drammatica. Era il 2020 quando, attraverso un nostro accesso agli atti, abbiamo potuto accertare che il 51% degli interventi in emergenza-urgenza del 118 nel comprensorio orvietano avveniva con un tempo superiore ai 20 minuti. Nel caso di pazienti con patologie tempo-dipendenti come quelli cardiopatici acuti che arrivano al Pronto Soccorso, a fronte all’assenza di presidi sanitari essenziali, comincia la ricerca di un posto letto a Terni o a Foligno per il trasferimento urgente, con grave ritardo terapeutico. Oggi è sempre più evidente la necessità di una struttura di emodinamica all’Ospedale di Orvieto, necessaria per le coronarografie e prevenire così gli infarti. Da anni ormai questa struttura manca sia ad Orvieto che a Spoleto. E questo nonostante la mozione approvata nel 2020 a prima firma Paparelli, ma sottoscritta da tutti i gruppi e approvata all’unanimità, che impegnava la giunta regionale ad istituire, proprio presso il nosocomio orvietano, un laboratorio di emodinamica e cardiologia interventistica. Da maggio 2020 il nulla. Nessun segnale da parte della giunta e dalla maggioranza di governo della Regione. Stiamo parlando non di servizi opzionali ma di sopravvivenza, di poter trattare d’urgenza patologie importanti come l’infarto miocardico acuto e l’ictus cerebrale. L’ennesimo dramma, che ha colpito oltretutto una vita troppo giovane, conferma la grave situazione dei presidi territoriali nella totale assenza di programmazione sanitaria, con tagli lineari, chiusure e fantomatiche razionalizzazioni che stanno devastando l’Umbria meridionale” conclude De Luca.
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