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Nella tarda serata di ieri i Carabinieri del Comando Stazione di Giove (Terni) hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Terni, nei confronti di un uomo 45enne di origini nigeriane, residente ad Attigliano (Terni) per il reato di “maltrattamenti contro familiari conviventi) (art. 572 c.p.).
I fatti contestati risalgono al novembre dello scorso anno, quando alla Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Amelia arrivò la chiamata di una donna, 41enne di origini nigeriane, che richiedeva un intervento per una lite in famiglia. Sul posto arrivarono nell’immediatezza i militari della Stazione di Giove, insieme al personale del 118. In prima battuta la donna ha rifiutato il supporto dei sanitari. Successivamente, però, si è confidata con i Carabinieri raccontando che durante la lite con il marito era stata malmenata a causa del suo rifiuto a prostituirsi, come invece lui voleva imporle.
Inoltre la 41enne ha denunciato ulteriori maltrattamenti subiti in precedenza. Un paio di settimane dopo, il Gip del Tribunale di Terni ha emesso a carico del marito un’ordinanza per l’applicazione della misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare, con contestuale divieto di avvicinamento alla moglie. La misura è stata subito notificata al nigeriano da parte dei Carabinieri di Giove che hanno provveduto all’allontanamento dall’abitazione. L’uomo, però, noncurante di quanto imposto dal Giudice, ha violato ripetutamente la misura assillando telefonicamente la donna e cercando di avvicinarla più volte quando lei si recava a lavoro, per chiederle soldi e per essere riaccolto in casa, fino a quando, qualche giorno fa, l’ha spintonata violentemente colpendola sulle spalle. Visto il comportamento trasgressivo e inaffidabile dell’uomo, il Giudice ha disposto l’aggravamento della misura cautelare in atto con quella della custodia in carcere. L’uomo è stato portato in carcere a Terni.
Foto: TerniLife ©
