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ROSSO DA 128 MILIONI PER AST TERNI

(da Il Sole 24 Ore) Un percorso a ostacoli, con tre successive capitalizzazioni per complessivi 460 milioni da parte di due diversi soci varate nel giro di 15 mesi; un ultimo anno vissuto pericolosamente, con uno sciopero che ha paralizzato l’attività per diverse settimane; un nuovo indirizzo strategico che sembra mostrare i primi risultati nel tentativo di ridare equilibrio e profittabilità all’attività. C’è tutto questo nell’ultimo bilancio depositato di Acciai speciali Terni, da un anno ceduta dalla finlandese Outokumpu ai tedeschi di Thyssenkrupp.

Il conto economico, sulla distanza dei 9 mesi (per effetto dell’allineamento con i bilanci della controllante) mostra una perdita, a settembre dell’anno scorso, di 127,6 milioni, a fronte di un fatturato di 1,4 miliardi. Le spedizioni di acciaio inossidabile sono risultate in aumento del 5,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente: in crescita in particolar i laminati a freddo (circa 350mila tonnellate,+17,2% in più) e dei nastri a caldo (192mila tonnellate, +61,7%). I dati dell’anno in corso, non ancora ufficiali, sembrano confermare la ripresa dei volumi: la soglia «di garanzia» di un milione di tonnellate è già stata raggiunta e il conto economico vede già il pareggio, secondo quanto trapelato in un recente incontro tra l’ad Lucia Morselli e i sindacati. Ora «al contrario di quanto avvenuto negli ultimi esercizi – spiega il presidente Joachim Limberg – c’è uno scenario in grado di attribuire alla società una stabilità sul fronte dell’azionista, del suo supporto finanziario ed inoltre c’è una chiara indicazione sulle iniziative da intraprendere e sull’orizzonte temporale in cui la società sarà in grado di raggiungere un equilibrio, sia sul fronte della struttura dei costi che sulla gestione finanziaria».

Intanto, mentre Ast ha varato l’operazione di fusione per incorporazione delle controllate Tubificio, Aspasiel, Società delle fucine, anche ThyssenKrupp vede migliorare i conti. Nei primi 9 mesi il fatturato è di 32,2 miliardi (+7% sul corrispondente periodo del 2014), mentre l’Ebit sale del 33%, a 1,261 miliardi. Risultati positivi anche per la divisione Materials, alla quale appartiene Ast: la ricerca di efficienza mixata con il nuovo business plan di Terni – spiegano i tedeschi – stanno producendo un «chiaro effetto di stabilizzazione». Foto: (archivio) TerniLife ©

 

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