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Venti anni di attivazione di servizi adozioni nelle zone sociali umbre:Coletto annuncia firma di un protocollo per il benessere nelle scuole

Nelle scuole dell’Umbria il numero degli alunni adottati risulta piuttosto consistente, da richiedere il prosieguo di una serie di interventi avviati a sostegno del percorso scolastico che notoriamente rappresenta una prima tappa fondamentale nella crescita e nella costruzione dell’identità di ogni bambino”: lo ha detto l’assessore alle Politiche Sociali della Regione Umbria, Luca Coletto, intervenendo all’iniziativa organizzata a Perugia sul tema delle adozioni.

“La Giunta regionale – ha annunciato Coletto –  ha approvato il nuovo  ‘Protocollo d’Intesa in materia in materia di benessere scolastico delle studentesse e degli studenti adottati’,  che sarà sottoscritto a breve da tutti i soggetti proponenti e che avrà la durata di anni tre a decorrere dalla data della sottoscrizione”.

Oltre alla Regione Umbria, i soggetti firmatari sono i Comuni di Perugia, Terni, Foligno, Città di Castello, USL Umbria 1, USL Umbria 2, Ufficio Scolastico Regionale, C.A.R.E. Coordinamento delle associazioni familiari adottive e affidatarie in rete.

“In molti casi, soprattutto per i bambini adottati internazionalmente – ha spiegato l’assessore –  il tema del confronto con il mondo della scuola si pone in maniera urgente perché molti di loro vengono adottati in età scolare o comunque prossima ai 6 anni. Per la natura complessa che presentano questi alunni adottati, il successo educativo dipende dalla collaborazione sinergica di tutti gli attori e per questa ragione è decisa e va consolidata, sia culturalmente sia operativamente, la rete dei soggetti coinvolti”.

“In tal senso – ha concluso – la definizione di protocolli operativi costituisce un elemento fondamentale per la costruzione di un sistema integrato di servizi volti all’accompagnamento dei minori adottati e delle coppie di genitori adottivi nel loro percorso di inserimento/integrazione sociale e scolastica, al fine di favorire un equilibrato sviluppo della persona. C’è da considerare inoltre, – ha evidenziato – che l’evoluzione della normativa nazionale in materia di adozioni nazionali ed internazionali ha apportato, negli ultimi anni, modifiche ed integrazioni sostanziali alla disciplina ed alle procedure adottive delineate dalla Legge 4 maggio 1983, n. 184, introducendo nuovi adempimenti e modalità che rafforzano le esigenze di relazione ed integrazione tra i soggetti pubblici e privati chiamati a concorrere alla sua attuazione”.

Foto: TerniLife ©

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